CONSIDERAZIONI (IN PARTE IN MUSICA)
Pane e mestizia.
Lacrime e infamità:
questo solo io ingoio!
Ma so, per certo – dicono i poeti, penne intinte nell’inchiostro
dei versi –
che alle porte dell’Amore
rempaira sempre
il nostro cuore.
Così piccolo
e fragile.
Ciao, come stai?
Mi fai star bene, inclito
amico di sere nere.
Non c’è tempo
né spazio;
nessuno capirà…
Puoi, vuoi rimanere?
Però fa male,
da morire.
È un graffio all’anima
ch’io fortemente desidero
francamente!
Ti amo.
Saremo amici o molto più che tali?
Fino alla fine, eh?
Il mio anelito pare inutile,
se non credi in me
e nelle mie promesse eterne – tuttavia cangianti.
La disperazione volge all’oblio,
ai naviganti intenerisce l’alma.
Così salperà la navicella
del mio ingegno:
un legno leggiero,
però resistente.
Un’altra primavera,
altre stagioni boreali
s’avvicenderanno beate.
Ed io?
Io…
M’illuderò che sia
erba di casa mia.
Ah quei maledetti vent’anni!
ANNA MARIA NOIA
15 maggio 2022
Giornalista: Annamaria Noia