Dialoghi tra Arte e Letteratura :l’ironia e l’Iro..MIA si incontrano,il 21 ottobre , a Vietri sul mare
Parte venerdì 21 ottobre alle ore 18,30,presso l’aula consiliare del comune di Vietri sul mare,una serie di incontri tra arte e letteratura,dal titolo:“Dialoghi tra Arte e Letteratura: fatti non foste a viver come bruti…” organizzati dal giornalista Antonio Di Giovanni,con la collaborazione del designer Antonio Perotti , nell’ambito della rassegna culturale invernale “Vietri Cultura”,sotto la direzione artistica di Luigi Avallone,con il patrocinio dell’Associazione Giornalisti Cava –Costa d’Amalfi”Lucio Barone,” e della Proloco di Vietri sul mare .Nel primo incontro l’artista vietrese Anna Avossa esporrà un serie di quadri della sua collezione ,intitolati “Iro…Mia”, ed i suoi quadri
“dialogheranno “ con il libro di Domenico Giordano “Sono un uomo di pace e perfino d’amore. Piccolo ma essenziale dizionario del Deluchismo,”( Graus Editori).La serata sarà dedicata al tema dell’ironia.A condurre la serata ,dopo i saluti del sindaco di Vietri sul mare, Giovanni de Simone e del presidente dell’Assogiornalisti “Lucio Barone” Francesco Romanelli,,la giornalista Rosanna di Giaimo.Conclusioni affidate alla psicoterapeuta Fabiola Esposito.
Anna Avossa,che vive a Vietri sul mare,è una pittrice e disegnatrice presso la Soprintendenza archeologica di Salerno dove tutt’ora lavora. Il suo amore per l’arte ha sempre portato Anna a realizzare un gran numero di tele che negli anni sono diventati la sua più grande testimonianza artistica. Dopo anni di paesaggi e nature morte, il suo stile si è liberato del realismo accademico per esplorare nuovi punti di vista capaci di strappare un sorriso. ha partecipato a mostre collettive sia a Salerno che oltre oceano. Emirati Arabi, Dubai, Abu Dhabi e Francia. La sua formazione artistica, unita ad una particolare sensibilità per tutto ciò che le sta intorno, contribuiscono a fare di Anna una narratrice di momenti. Nelle sue tele si coglie il “momento”, l’attimo in cui anche il più rigido individuo si lascia andare a gesti che solo egli conosce. Un continuo studio su se stessi che ci aiuta a non prendersi troppo sul serio ma allo stesso tempo consiglia di accettarci per quello che siamo e non per quello che vorremmo essere.
”Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima”(George Bernard Shaw).Il libro di Domenico Giordano “Sono un uomo di pace e perfino d’amore. Piccolo ma essenziale dizionario del Deluchismo,”( Graus Editori),è una raccolta delle frasi e dichiarazioni più rilevanti del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Dallo stile ilare e un po’ pungente l’autore racconta e spiega l’aspetto comunicativo che ha caratterizzato la gestione regionale del Presidente prima e dopo questi due anni di pandemia.«Vincenzo De Luca si inscrive a pieno titolo in questa categoria di politici contemporanei che sono tutt’uno con la loro comunicazione e non importa se calcano le scene nazionali, internazionali o se, invece, sono rimasti confinati in un contesto geografico e istituzionale meno ambizioso. Un esempio vivido di questa capacità di riuscire a fondere nell’alto forno della comunicazione la forma e la sostanza del proprio agire politico l’abbiamo sperimentato durante i ventiquattro mesi di emergenza pandemica. Sin dai primissimi giorni, infatti, l’emergenza sanitaria e le continue incertezze generate a livello centrale sulle misure da adottare rispetto a una nuova sfida tanto grande quanto invisibile che ha fatto balbettare i governi nazionali, hanno creato le condizioni di una tempesta perfetta che Vincenzo De Luca ha sfruttato a piene mani. Così, in ciascun giorno degli ultimi due anni Vincenzo De Luca non ha avuto più bisogno di piazzare lungo il sentiero le tagliole per catturare i nemici, il Covid gli ha portato in dote una messe così copiosa di avversari con i quali incrociare i guantoni tale da avere l’imbarazzo della scelta.»(Dalla Prefazione di Massimiliano Panarari).