Eboli – Potevano attivarsi da casa, nel loro paese

Uniti per l’Ucraina
Dalle parole ai fatti


Eboli – Potevano attivarsi da casa, nel loro paese, come tanti che in questi giorni stanno partecipando ad una vera e propria maratona di solidarietà. Invece Francesco Maria La Brocca, Michele Melillo e Luigi D’Arco, tre giovani ebolitani dal cuore grande,  hanno voluto fisicamente raggiungere la popolazione devastata dalla guerra in Ucraina. Sono bastate le immagini strazianti trasmesse ininterrottamente dai Tg nazionali e quelle che

scorrono senza sosta sui social per attivarsi. Patrocinati dal Rotary International  Distretto 2101, hanno contattato le associazioni presenti sul territorio, il Lions Club Eboli Valle del Sele, la fondazione Fra’ Umile Fidanza, la Caritas,  Libera contro le Mafie, l’associazione Il Mondo a Colori, la parrocchia di Santa Maria del Carmine, la farmacia Sena e l’onorevole Cosimo Adelizzi che, insieme a tanti privati cittadini, si sono attivate per fornire beni di prima necessità utili alla missione umanitaria.


E così, sabato scorso, il tutto è stato consegnato al centro di accoglienza per i profughi di Przemysl in Polonia. “Ci portiamo a casa un’esperienza davvero forte- spiega Michele Melillo-. Al di là della disperazione che abbiamo toccato con mano, ci ha colpito il senso patriottico della popolazione Ucraina che pur nell’angoscia più profonda era restia a lasciare la propria patria. Così come ci ha colpito la grande organizzazione dell’emergenza umanitaria da parte dei volontari. Cogliamo ancora una volta l’occasione per ringraziare tutti quelli che ci hanno supportato”.
“Abbiamo accolto con grande gioia e senso di gratitudine l’idea di Francesco, Michele e Luigi- afferma il presidente del Rotary International, dottor Carlo Mirra, – il loro spirito di servizio è lo stesso che anima il nostro club. Siamo davvero orgogliosi di loro, sia come rotariani che come ebolitani”.

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