
Incendi e degrado a Castel San Giorgio: il monito dei dem Anna Longanella ed Enzo Coppola all’amministrazione comunale
Gli incendi che hanno devastato i boschi di Castel San Giorgio negli ultimi giorni hanno sollevato preoccupazioni gravi per l’ambiente, in particolare per la distruzione degli habitat naturali essenziali per la fauna locale, incluse le api, fondamentali per l’ecosistema.


La Longanella non ha risparmiato critiche all’amministrazione comunale per la gestione del territorio. “A Castel San Giorgio l’incuria del verde è ormai allarmante. Le piogge violente hanno trasformato strade in fiumi di fango, e le abitazioni, soprattutto nella frazione Cortedomini, sono state colpite da frane e detriti provenienti dalle colline circostanti. Questo disastro è il risultato della mancanza di prevenzione e della scarsa manutenzione delle caditoie, fognature e dei ruscelli collinari”, ha puntualizzato.
La Longanella non ha risparmiato critiche all’amministrazione comunale per la gestione del territorio. “A Castel San Giorgio l’incuria del verde è ormai allarmante. Le piogge violente hanno trasformato strade in fiumi di fango, e le abitazioni, soprattutto nella frazione Cortedomini, sono state colpite da frane e detriti provenienti dalle colline circostanti. Questo disastro è il risultato della mancanza di prevenzione e della scarsa manutenzione delle caditoie, fognature e dei ruscelli collinari”, ha puntualizzato.
La Longanella non ha risparmiato critiche all’amministrazione comunale per la gestione del territorio. “A Castel San Giorgio l’incuria del verde è ormai allarmante. Le piogge violente hanno trasformato strade in fiumi di fango, e le abitazioni, soprattutto nella frazione Cortedomini, sono state colpite da frane e detriti provenienti dalle colline circostanti. Questo disastro è il risultato della mancanza di prevenzione e della scarsa manutenzione delle caditoie, fognature e dei ruscelli collinari”, ha puntualizzato.
La biologa ha anche puntato il dito contro il degrado di Villa Calvanese, importante struttura storica, oggetto di denuncia da parte di Legambiente. “È scandaloso vedere una struttura vanvitelliana di tale rilevanza lasciata nel degrado: umidità nelle mura, aiuole secche e un sistema idrico inefficiente, nonostante la costruzioni di due pozzi artesiani con autoclavi. Quanto sono costati questi lavori? E chi ha effettuato i controlli?”. La Longanella ha infine chiesto all’amministrazione comunale di dare spiegazioni: “È ora che si faccia chiarezza in modo trasparente. Chiediamo un dibattito pubblico nella stessa Villa Calvanese, perché i cittadini e i contribuenti hanno il diritto di sapere come vengono gestiti i beni della collettività sangiorgese”.