La FP CGIL mente sapendo di mentire: si è ridotta a fare demagogia polulista
Clima di ostilità al Ruggi di Salerno e dobbiamo verificare un atteggiamento patriarcale di esponenti di rappresentanza sindacale che si dilettano a creare un clima di tensione e continua perseveranza nei toni e negli atteggiamenti in merito a presunte vicende del
PS Ruggi proponendo solamente odio e rancore, a tratti rasentando il ridicolo, quasi di istigazione invitando la Direzione Strategica ad attivarsi per una lezione esemplare a guisa di “retorica manganellata”. Spiace dover verificare che il Segretario della Funzione Pubblica di Salerno ha ridotto l’attività di una storica ed importante federazione a megafono di una demagogia giustizialista, con chiari contenuti di menzogna e di diffamazione che inoltre pregiudica anche la fiducia di tutti gli operatori della struttura nei confronti degli utenti, paventando situazioni che nel concreto seguono le dinamiche organizzative e funzionali di un servizio posto a trincea e salvaguardia dei cittadini salernitani – dichiara il Segretario
Provinciale della CISL FP Alfonso Della Porta. Nell’ordine le menzogne. Il dipendente interessato non era in malattia ma in congedo parentale, istituti diversi e purtroppo o il segretario della FP CGIL non conosce il contratto di lavoro del comparto e le leggi e normative sulla materia oppure chi lo informa è in mala fede, ma ciò non impone al dirigente di fare una verifica prima di affermare cose infondate. Come è altrettanto infondata e menzognera l’affermazione che in cui denuncia il silenzio della direzione strategica del Ruggi in merito a questo grave episodio, poiché l’interessato è stato
convocato dalla commissione provvedimenti disciplinari per la verifica dei fatti e per la valutazione degli stessi. Forse la FP CGIL ipotizza che l’ente avrebbe dovuto spostare prima dell’accertamento dei fatti l’operatore interessato? Forse questo avrebbe voluto? Allora la FP CGIL, oltre a dover prima constatare che il dipendente è un delegato sindacale la cui mobilità ha dei vincoli contrattuali da dover rispettare, farebbe bene a vigilare affinché vengano adottate misure adeguate a garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori atteso che la caposala del pronto soccorso è stata individuata ad interim in attesa della individuazione tramite selezione di un incaricato della struttura da oltre due anni, mentre il contratto di lavoro per eventuali sostituzioni prevede un periodo di sei
mesi, prorogabili fino ad un anno, ragione per cui, nel rispetto dei dettami contrattuali, deve essere sostituita da altro personale avente i requisiti. Su ciò – conclude Della Porta – ci attiveremo da subito per garantire il pieno diritto dei lavoratori, le opportunità e le chance di ognuno. In conclusione la CISL FP propone invece un clima distensivo e calmierato su vicende non di interesse generale ma singolari, smettendola di esacerbare situazioni che creano solo disagio e frustrazioni tra tutti gli operatori, nel mentre bisogna cercare di valorizzare il personale dipendente e cercare di creare processi di inclusione a sostegno dell’interesse collettivo.