La grande musica internazionale di scena a Paestum
Dal Cile al Cilento, dopo aver girato tutti i palchi del mondo
Chico Trujillo
“Mambo Mundial”
A seguire il sabato notte con Dj Salvo Amenta e La Divina Fernanda
Sabato 9 luglio start ore 19
Roymundo Festival e Rototom Sunsplash
MELLOW MOOD
Icone del reggae roots in Europa
Open Act Lampadread e Dj Madkid
Domenica 10 luglio start ore 19
Biancaluna Bifulco: «La musica crea connessioni. La gioia che dispensa è impareggiabile. In linea con il Rototom, sosteniamo il claim ‘We Must Change The World’ »
PAESTUM. “Es una revolución total”. Un inno all’amore e alla libertà. Un incrocio di popoli e di suoni che dal Cile approdano in Cilento. Il Dum Dum Republic si trasforma in energia pura. Piedi scalzi, il cuore che batte forte e la musica che attrae, coinvolge, fino a lasciarsi andare ai ritmi della cumbia classica, del bolero, della world music, del reggae roots.
“La musica è ricerca di altre identità sonore e poetiche e il Dum Dum è felice di ospitare una delle band più importanti dell’America latina, i Chico Trujillo, di origine cilena – sottolinea Biancaluna Bifulco, titolare del Dum Dum Republic – È un’occasione da non perdere poterli ascoltare dal vivo, sempre nell’ottica di una vocazione internazionale anche se si parte da un posto piccolo come il Dum Dum Republic, una piccola spiaggetta ma con uno sguardo ampio sul mondo. La musica crea connessioni inimmaginabili. La gioia che dispensano musicisti di questo calibro è impareggiabile. Con Chico ha suonato anche Roy Paci, mentre i Mellow Mood sono la nuova frontiera del reggae, sebbene i loro riferimenti siano rivolti alle origini del roots reggae, quello più vero. E’ la band reggae italiana più famosa in Europa”.
Tanta musica internazionale, quindi, per il week del 9 e 10 luglio, spaziando dal Sud America al Rototom Sunsplash a Benicàssim in Spagna, il festival reggae più famoso d’Europa, con un’anteprima esclusiva al Dum Dum Republic che incrocia il Roymundo Festival, la rassegna con la straordinaria direzione artistica di Roy Paci. Due filosofie di vita che si incontrano, tese come sempre al rispetto della dignità di ogni singolo uomo, dei popoli migranti, della libertà di essere se stessi, oltre stereotipi e pregiudizi.
“We Must Change The World” è infatti il tema di quest’anno selezionato per il Rototom, perché “tutti abbiamo la possibilità di cambiare il mondo, ma dobbiamo passare all’azione per far parte di questo cambiamento”.
Il dancefloor del Dum Dum inizierà ad infiammarsi sabato 9 luglio alle 19 e sarà “Mambo Mundial” con Chico Trujillo in concerto, una delle orchestre più importanti del Cile. Il mix di cumbia classica, bolero, reggae e altre musiche popolari latinoamericane creano un suono decisamente innovativo pur mantenendo un sapore tradizionale. Questo è uno dei segreti del successo di Chico Trujillo, formatasi nel 1999 in Valparaìso, come formazione derivata dalla band punk/ska “La Floripondio”. Dopo 13 anni di carriera e cinque album sono divenuti i maggiori esponenti di un cocktail musicale unico che affonda le proprie radici nella cumbia e che racchiude tutti gli aspetti della cultura popolare cilena, pur non tralasciando l’importanza della cultura alternativa latinoamericana. Album come “Chico de Oro” del 2010 e “Gran Pecador” del 2013, racchiudono tutta l’essenza musicale del gruppo e del suo stile, che mescola cumbia tradizionale a stili diversi come ska, hip hop, boleri, ska andino, reggae e rock, in un popolare atto dal vivo. La band Chico Trujillo festeggia il suo ventesimo anniversario con il nuovo disco pronto a far ballare il mondo.
A seguire il grande party del sabato notte al chiarore delle stelle con il ritorno in consolle di Salvo Amenta Dj e l’esordio de La Divina Fernanda, affascinante e travolgente, la Pin Up più esplosiva del Dum Dum Republic.
Domenica 10 luglio ritorna il grande appuntamento con il RoyMundo Festival che si fonde con il Rototom SunSplash e tantissima musica pronta a travolgere la spiaggia dalle 19 alle 23 con i Mellow Mood, i gemelli Jacob e L.O Garcia prodotti dal mago indiscusso Paolo Baldini, punto di riferimento del reggae e del dub. Per l’open act immancabile la presenza di DJ Lampadread, pioniere del reggae in Italia, con a seguire DJ Set Madkid, new entry nella line up estiva del Dum Dum Republic.
Nati a Pordenone all’incirca nel 2005, I Mellow Mood esordiscono ufficialmente nel 2009 con un album intitolato “Move!”. Prodotto da quello che è poi diventato il loro architetto sonoro e dubmaster, Paolo Baldini, “Move!” è pubblicato senza etichetta, distributore o ufficio stampa, ma è ugualmente un successo. Due singoli,”Dance Inna Babylon”, “Only You” e, totalizzano a oggi complessivamente più di cinquanta milioni di visualizzazioni su YouTube. La band pordenonese, capitanata dai gemelli Jacob e L.O Garzia, vedeva allora Federico Mazzolo (oggi impegnato nel progetto di musica elettronica “IOSHI”) alla batteria, Enrico Bernardini alle tastiere, Giulio Frausin (che ora si divide tra Mellow Mood e il folk acustico di The Sleeping Tree) al basso, Stefano Salmaso e Roberto Dazzan alla sezioni fiati.
Dopo due anni di intensissima attività live ed una modifica della line-up (Filippo Buresta sostituisce Bernardini alle tastiere), i Mellow Mood si chiudono in studio con Baldini per registrare “Well Well Well”, che uscirà poi a maggio 2012, sancendo il loro ingresso nella sezione internazionale della più importante etichetta indipendente d’Italia, La Tempesta Dischi, anch’essa di casa a Pordenone. “Well Well Well” è un disco intenso e raffinato, in cui i Mellow Mood mettono in mostra quanto hanno imparato, e dimostrano di avere tutte le carte in regola per diventare protagonisti della nuova scena reggae italiana ed internazionale.
Per anni impegnati in progetti e tour internazionali, a marzo i Mellow Mood pubblicano “Twinz 2 The World”, edizione limitata destinata al mercato francese, che unisce i loro due precedenti lavori. Il tour estivo che ne seguirà porta la band pordenonese in tutta Europa e nelle Americhe, dove sono annunciati tra gli headliner dei più importanti festival di genere del continente.
Giornalista: Barbara Landi