L’ultimo documento di programmazione dell’ASL di Salerno contiene l’ennesimo affronto alla città di Sarno ed ai suoi cittadini, l’ennesimo schiaffo ad un ospedale sull’orlo del collasso nonostante l’immane, quotidiano sforzo di quanti vi lavorano.
I posti letto dell’Ospedale Martiri del Villa Malta passeranno da 161 a 144: un taglio dei posti letto del 12% che si sostanzierà, ovviamente, in minori servizi e peggiore assistenza. È evidentemente così che la Regione Campania – per il tramite dell’ASL – pensa di fronteggiare l’emergenza in cui sono costretti gli operatori sanitari (ed i malcapitati utenti).
È l’ennesimo ridimensionamento, l’ennesimo taglio al nostro nosocomio che la dice lunga sull’efficacia della “filiera istituzionale” tanto decantata dalla maggioranza uscente, e che soprattutto la dice lunga sull’attenzione riservata al nostro ospedale.
Nessun intervento, nessuna azione per fronteggiare il numero elevatissimo di accessi al Pronto soccorso, che determina le immagini vergognose finite alla ribalta della stampa nelle scorse settimane: pazienti costretti a lunghissime attese nei corridoi, operatori sanitari oberati da turni di lavoro massacranti per coprire i vuoti di organico. L’ASL pensa di risolvere ogni cosa riducendo i posti letto. Tagli, tagli, e ancora tagli.
Il sindaco di Nocera Inferiore – che è del PD, non del centrodestra – ha addirittura chiamato “a raccolta” tutti i sindaci del comprensorio contro la “mala sanità” dei tagli e dei ridimensionamenti. Dubitiamo che il sindaco di Sarno aderisca, nonostante i predetti tagli: se anche lo facesse, farebbe bene a rammentare che all’ASL di Salerno governano uomini di riferimento di De Luca.
L’ASL insomma è parte integrante della tanto decantata “filiera istituzionale”, il cui impegno per la città di Sarno è sotto gli occhi di tutti.