SANITA’, PRENDE IL VIA LA CAMPAGNA REFERENDARIA
LA CISL E LA CISL FP DI SALERNO SCRIVONO AI SINDACI DELLA PROVINCIA
Parte la campagna di mobilitazione promossa dalla CISL Confederale di Salerno e dalla CISL FP – guidate rispettivamente da Ceres Gerardo e Miro Amatruda – per la raccolta delle 50 mila firme necessarie all’indizione del referendum approvativo previsto dall’art. 15 dello Statuto Regionale su un nuovo modello di sanità di prossimità e quindi sempre più vicino alle vere e concrete esigenze delle comunità di riferimento. I segretari generali del sindacato confederale Salerno e di categoria della CISL FP hanno scritto a tutti i sindaci della provincia per sollecitarli sugli obiettivi del referendum, a partire dallo sviluppo della medicina territoriale e di prossimità, con la creazione di Aziende Sanitarie Territoriali cui affidare il governo del territorio, scorporando da esse le strutture ospedaliere per rendere possibili due livelli di azione, uno immediato presso gli ambiti locali, l’altro, quando necessario, presso le strutture sanitarie complesse. “La proposta – sottolineano i leader della CISL e della Funzione Pubblica Ceres e Amatruda – è nata a seguito delle constatazione che tutto il il sistema sanitario salernitano e complessivamente quello campano non è in rete. Non solo le tre reti fondamentali rispettivamente ospedaliera territoriale e dell’emergenza sono un progetto mai iniziato e tale sistema confusionario si è trovato in difficoltà, con gli ospedali presi d’assalto a causa dell’assoluta e totale carenza di filtri di prossimità – distretti sanitari efficienti, case di cura ed ospedali di comunità – che rappresentano la vera, autentica risposta alla domanda di salute che viene dal territorio. Purtroppo, ne hanno pagato le conseguenze tante persone con morbilità serie, abbandonati al loro destino per il continuo cambio di destinazione degli ospedali, compresi quelli di rilievo universitario, e quanti avevano bisogno di interventi ordinari, letteralmente cancellati con liste d’attesa i cui tempi previsionali oltrepassano l’anno se non addirittura il biennio. E’ un sistema da riorganizzare e bisogna farlo da subito cogliendo anche l’opportunità offerta dalle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per definire una progettazione utile a dotare la nostra provincia di strutture sanitarie idonee ad assicurare il primo soccorso alla domanda di salute e restituire ai sindaci il ruolo di coordinamento istituzionale nel settore che non hanno potuto espletare per gli storici e cronici limiti oggettivi dell’organizzazione sanitaria nella regione. Organizzeremo – concludono la CISL e la CISL FP di Salerno – nelle prossime settimane appositi incontri con i Sindaci – per decidere assieme a loro il percorso organizzativo migliore e per favorire una rapida raccolta delle firme necessarie a chiamare al voto i cittadini.
Gerardo Ceres
Miro Amatruda