Villa D’Ayala: Il fascino dell’antico riscoperto dagli alunni del Liceo Scientifico Gallotta

Villa D’Ayala: Il fascino dell’antico riscoperto dagli alunni del Liceo Scientifico Gallotta

Il fascino della misteriosa Villa d’Ayala viene portato alla luce da un team di lavoro inedito. Sabato 4 giugno, infatti, i ragazzi della 3°C del Liceo Scientifico “A.Gallotta” di Eboli presenteranno il loro progetto di promozione turistica del parco, uno dei più suggestivi della Valle del Sele.
L’EVENTO
L’evento si terrà sabato 4 giugno alle ore 17:30 nella Villa d’Ayala ed è organizzato nell’ambito del progetto PCTO (ex alternanza scuola-lavoro) “Turissando”, coordinato dalla prof.ssa Annamaria Caprio con il patrocinio del Comune di Valva e con la collaborazione del signor Antonio Cuozzo, decano delle visite in villa, e dell’esperto di comunicazione Pino Cuozzo.


Gli studenti, nella giornata conclusiva del loro percorso di ricerca storica, guideranno i visitatori a scoprire le bellezze del castello e del giardino, il settimo più grande d’Italia, rivelandone i dettagli più affascinanti attraverso un tour interattivo che riuscirà a coinvolgere anche gli ospiti più giovani. La visita terminerà in seguito nell’auditorium comunale “Giacinto Scelsi” con la proiezione di un video promozionale e del filmato riassuntivo dell’esperienza, entrambi realizzati dai ragazzi, e con un omaggio per il pubblico.
LA VILLA


La Villa d’Ayala, a cui si accede dal centro del paese, si estende per una misura compresa tra i 17 e 18 ettari ed è interamente circondato da mura. La grande varietà botanica (cedri libanesi, tuie californiane…), unita alla presenza di due giardini all’italiana, di un anfiteatro e di un teatrino di verzura, rende il parco un luogo dai toni romantici ed affascinanti che solo i giardini storici riescono a trasmettere. Il tutto è reso ancora più magico dai

complessi scultorei e dall’imponente castello di epoca normanna, che si intrecciano alla perfezione con il verde del luogo, regalando l’immagine di un “parco incantato”. L’armonia delle bellezze artistiche e naturalistiche del parco rende la Villa una “piccola reggia di Versailles”, un locus amoenus tutto da scoprire.

Laura Naimoli

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