“De Luca ci fa sapere che il miliardo di fondi da Roma per l’edilizia ospedaliera è frutto di un duro lavoro della Regione Campania. Benissimo, ma questa è la normalità. Quello che non è normale è la lentezza con cui la Campania decide politicamente come sfruttare i fondi.
Il risultato sono i pronto soccorso chiusi, liste di attesa infinite, il 118 senza medici a bordo, la rete di urgenza in eterna emergenza”.
Così l’Onorevole Lucia VUOLO, europarlamentare Forza Italia / Gruppo PPE sulle recenti vicende relative alla sanità regionale della Campania e lo scontro tra Regione e Ministero della Salute.
“I fatti di cronaca – sottolinea la Vuolo – raccontano di pazienti respinti perché “non c’è posto”, altri emigrati in altre regioni e, purtroppo, abbiamo fatti di campani morti davanti ad un pronto soccorso chiuso.
Siamo onesti, la Campania va avanti per il gran cuore dei campani, dei medici, degli operatori sanitari.
Uno scenario che non piace a nessuno e, sono convinta neanche allo stesso De Luca che, però, non è più Presidente quando i cittadini subiscono la sua arroganza, mentre torna ad essere “l’artigiano della politica” quando allude in primis che il disastro sanitario dipende dai fondi bloccati a Roma e che è sempre pronto ad un dibattito pubblico. Fuffa da politicante.
Ho la sensazione che, da quando il Presidente De Luca ha scoperto che esistono i fondi europei e che i ritardi nella programmazione sono una sua precisa responsabilità politica, ecco che la colpa di tutto ricade su terzi. Questo sì che è sciacallaggio.
Ed in tutto questo folle scaricabarile, i campani vorrebbero solo la certezza di un pronto soccorso aperto e, se possibile, poter campare”.