LETTERA APERTA
METTIAMO UN PO’ DI ORDINE
Con il comunicato del 4 marzo u.s., questa Organizzazione, relativamente al regolamento delle progressioni verticali, prima di entrare nel merito delle questioni specificamente attinenti il predetto istituto, poneva una questione che è stata sommersa dal polverone sollevatosi e che secondo noi merita un approfondimento.
Al di là della veemenza della seguente affermazione (che in un comunicato sindacale ci può pure stare), rivolta ai Consiglieri Comunali e che da qualcuno è stata anche strumentalizzata ..Allora, cari Consiglieri perché non impiegate il Vostro prezioso tempo per interessarvi delle questioni di vostra stretta competenza, va chiarito che essa,
artatamente decontestualizzata, nel comunicato è stata invece posta dopo una serie di richiami normativi volti a dimostrare l’incompetenza, intesa proprio come non competenza, delle Commissioni Consiliari ad esaminare il detto Regolamento che viene approvato dalla Giunta. Al riguardo, veniva, infatti, opportunamente chiarito il perimetro e gli ambiti dell’art.42, comma 2, lett.a) del D.Lgs. n.267/2000 –Attribuzioni dei Consigli(”criteri generali in materia di ordinamento degli uffici…”) e, di converso, quelli dell’art.48, comma 3 Competenze delle Giunte, sempre del T.U. e, quindi, forniti anche ulteriori riferimenti a sostegno di quanto affermato.
Nessun intento, quindi, di sminuire il ruolo dei Consiglieri Comunali dei quali nessuno mette in dubbio l’impegno nell’esercizio del loro mandato che, rammentiamo, ai sensi dell’art. 43 del T.U., prevede il diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del Consiglio, ovvero il diritto di ottenere dagli uffici del Comune tutte le notizie utili all’espletamento del loro mandato.
Sulla questione “progressioni verticali”, a nostro parere, le intangibili prerogative del Consigliere comunale, peraltro nei termini sopra delineati, non possono addirittura comportare, quasi di riflesso, l’attribuzione della competenza a questa o a quella Commissione Consiliare. In altre parole il tema progressioni non sembra possa essere trattato da questo organismo se è vero, come è vero, che le norme integrative del Regolamento per le adunanze consiliari del Comune di Salerno, con riguardo alle attribuzioni delle Commissioni Permanenti, in maniera inequivoca stabiliscono:…”che dette commissioni hanno il compito di esaminare preventivamente le questioni di competenza consiliare e di esprimere su di esse il loro parere. Possono altresì essere chiamate ad esprimere pareri su altre questioni che Giunta e Sindaco ritengono di sottoporre loro… le Commissioni su mandato del Consiglio (ovviamente relativamente alle materie di competenza n.d.r.) possono predisporre proposte di deliberazioni, regolamenti attuativi e lavori preparatori per interventi in determinati settori.”
Inoltre, non per alimentare ulteriori polemiche che non giovano alla necessità di fare chiarezza, precisiamo che:
-Questa Organizzazione è la prima a sostenere che la Pubblica Amministrazione deve essere una casa di vetro e, quindi, evidenziamo che la motivata esortazione alle Commissioni Consiliari permanenti (per le cui sedute – tra l’altro – sono previsti i gettoni di presenza) di agire negli ambiti di competenza muove dall’esigenza del primario rispetto delle normative vigenti;
-Il Consiglio Comunale, competente a fissare i criteri generali sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, dovrebbe aver fornito alla Giunta le sue indicazioni che, si ribadisce, sono espressione di una potestà di alta amministrazione non certo riscontrabile in un’analisi puntigliosa delle possibili prove e delle griglie di punteggio relativamente al regolamento sulle progressioni verticali, peraltro di competenza della Giunta
-Riprendendo la dichiarazione del nostro Segretario Generale- Miro AMATRUDA, ribadiamo la contrarietà al colloquio in quanto, a parere della CISL, non può essere un elemento oggettivo e, pertanto, non è attinente ad una procedura comparativa, per cui la relativa eliminazione dai criteri del Regolamento dà lustro e trasparenza all’attività del Comune di Salerno
– L’8 marzo scorso presso il Centro Sociale si è tenuta l’Assemblea della nostra Organizzazione Sindacale che, con nostra massima soddisfazione, ha visto la partecipata adesione di oltre 200 lavoratori, tra iscritti e simpatizzanti, ai quali sono stati illustrati i contenuti del nuovo CCNL.- Ebbene, relativamente alle “progressioni verticali”, contro la previsione del colloquio i presenti si sono espressi all’unanimità. A quanto è dato sapere, a stragrande maggioranza, il colloquio è stato escluso anche nelle assemblee dei lavoratori delle altre sigle sindacali presenti al Comune di Salerno.
A qualcuno, oggi in giacca in cravatta, che frettolosamente si è scagliato contro il collega, diciamo: Vuoi vedere che il nostro rappresentante sindacale, colpevolmente esposto al pubblico ludibrio, si è fatto unicamente interprete della volontà della maggioranza dei lavoratori e non di una istanza personale?
Ciò premesso chiediamo che sulla questione della competenza delle Commissioni Consiliari, come delineata qui ed anche nel precedente comunicato del 4 marzo, i vertici amministrativi dell’Ente forniscano ai soggetti interessati le opportune indicazioni proprio per dare concretezza alla esigenza di trasparenza da più parti avvertita.
Per la Segreteria Provinciale CISL FP F.to Raffaele Vitale
F.to Guido Monaco Nicola
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