Vertenza polizia municipale di Salerno: la Csa provinciale contesta le decisioni dell’amministrazione comunale
La Csa provinciale di Salerno, rappresentata dal segretario generale Angelo Rispoli, esprime forte preoccupazione e indignazione riguardo alle recenti decisioni prese dall’amministrazione comunale di Salerno che hanno profondamente lesinato la dignità e i diritti dei lavoratori della polizia municipale.
“La situazione attuale rappresenta un grave attacco alla dignità e ai diritti dei lavoratori della polizia municipale di Salerno. L’Amministrazione Comunale ha dimostrato un totale disprezzo verso le legittime richieste e prerogative delle Rsu e delle organizzazioni sindacali, mettendo a rischio non solo il regolare svolgimento delle attività della polizia municipale, ma anche la sicurezza dei cittadini”, ha detto Rispoli.
Le scelte unilaterali adottate dall’Ente senza alcun confronto con le rappresentanze sindacali e senza tenere conto delle legittime prerogative dei lavoratori sono un grave affronto alla categoria e alla loro professionalità. La mancanza di dialogo e di rispetto ha creato un clima di ostilità che ha compromesso il regolare svolgimento delle attività della polizia municipale, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
“Abbiamo assistito a decisioni unilaterali, tagli di risorse fondamentali per il servizio e mancate promesse di intervento, il tutto senza alcun rispetto per il lavoro e l’impegno quotidiano dei nostri operatori sul campo – ha continuato Rispoli -. È giunto il momento di alzare la voce e difendere i diritti dei lavoratori. La proclamazione dello stato di agitazione e l’astensione dal lavoro straordinario sono strumenti necessari per far comprendere all’Amministrazione la gravità della situazione e la determinazione dei lavoratori nel difendere i propri diritti”.
La Csa provinciale denuncia con fermezza la decisione dell’amministrazione comunale salernitana di deliberare la distribuzione delle ore per settore senza considerare le richieste e le necessità dei lavoratori, così come il mancato accordo sul “Progetto primavera in sicurezza”, che ha comportato una drastica riduzione dei servizi alla cittadinanza, lasciando la città praticamente sguarnita dei presidi della polizia municipale, soprattutto nei fine settimana.
Inoltre, la Csa condanna il taglio di ulteriori risorse finanziarie destinate a opere indispensabili per il regolare svolgimento del servizio, come la costruzione della cella di sicurezza e l’ammodernamento della sala radio, nonché il mancato intervento sui fondi Pics per l’ammodernamento delle strutture.
La Csa provinciale esprime solidarietà ai lavoratori della Municipale di Salerno e sostiene la decisione di proclamare lo stato di agitazione, con l’astensione da qualsiasi forma di lavoro straordinario, fino alla definitiva risoluzione delle problematiche evidenziate. Inoltre, la Csa chiede un incontro urgente presso la Prefettura di Salerno per trovare una soluzione al conflitto e sottolinea la possibilità di estendere lo stato di agitazione a tutto il personale dell’Ente, vista l’importanza delle tematiche sollevate. “Chiediamo un incontro urgente presso la prefettura di Salerno per risolvere questa crisi e siamo pronti ad estendere lo stato di agitazione a tutto il personale dell’Ente se necessario. Tuttavia, credo che ci siano ancora i margini per evitare tutto ciò. Ma tocca al Comune di Salerno fare la sua parte e per questo ci auguriamo che il sindaco possa convocare le organizzazioni sindacali in Municipio per risolvere la questione prima di attivare la procedura di raffreddamento. La sicurezza dei cittadini e il rispetto dei diritti dei lavoratori non possono essere compromessi – ha concluso Rispoli -. La Csa provinciale sarà al fianco dei lavoratori della polizia municipale di Salerno in questa battaglia per la dignità e la giustizia sociale. Non ci fermeremo finché non saranno soddisfatte le legittime richieste dei nostri colleghi”.