Conferme e novità nello staff tecnico della Jomi. Il vice presidente Paola Fiorillo. “Necessario correggere per provare a migliorare il nostro progetto”.
Conferme e novità nello staff tecnico della Jomi Salerno. A margine di una stagione ricca di buoni piazzamenti ma senza grandi acuti (eccezion fatta per la Supercoppa conquistata a settembre) la dirigenza del club salernitano, riconfermata la fiducia al tecnico Laura Avram che si appresta a vivere la sua terza stagione da primo allenatore (a cui si aggiunge una parentesi da subentrante nel 2019/20), ha deciso per una consistente rivisitazione dei quadri tecnici. Confermata, al pari di Avram, Adele De Santis che si occuperà della preparazione dei portieri, fa il suo ingresso nello staff il giovane argentino Nahuel Tassi che ricoprirà il ruolo di assistent coach nella prima squadra e di coordinatore tecnico della Scuola di Pallamano. Trentadue anni, alla sua prima
esperienza in Italia, Tassi che ha già avuto modo di maturare importanti esperienze sia a livello senior che junior in Argentina, alla Jomi Salerno continuerà a lavorare su due fronti: affiancamento di Avram nell’alto livello e rilancio, con i colleghi della Scuola di Pallamano, del settore giovanile. Importanti novità anche nell’area performance che da questa stagione sarà coordinata da Patrizio Pacifico al quale si affiancherà, nella doppia veste di preparatore atletico e responsabile recupero infortuni, Raffaele Gallo. L’area riabilitazione/fisioterapia sarà curata del Centro Cefisa del dottor Alfonso Forte. Salvatore Telese sarà, per il quindicesimo anno consecutivo, il medico sociale. A tenere le fila tra le diverse aree provvederà il team manager Mimmo Testa anche lui alla quindicesima stagione in seno al club salernitano. “Siamo reduci da una stagione particolare – puntualizza il vice presidente Paola Fiorillo – stagione per molti versi indecifrabile come abbiamo avuto già modo di sottolineare. Proprio partendo da quello che è stato, abbiamo deciso di modificare qualcosa nella speranza di migliorare il risultato complessivo sia a livello di prima squadra che, soprattutto, a livello giovanile dove, terminata la fase emergenziale dettata dalla pandemia, bisogna necessariamente recuperare il terreno perso in questi ultimi anni”.