AL VIA IL “TORCHIARA STORY FESTIVAL” 2021 PRIMA GIORNATA DI INCONTRI DEDICATI AL PACC PERCORSI D’ARTE CONTEMPORANEA IN CILENTO OSPITE GINO RIVIECCIO Venerdì 8 ottobre, ore 18, Palazzo Baronale di Torchiara Cilento, 07 ottobre 2021 – Tutto pronto per la prima giornata del Torchiara Story Festival 2021, al Palazzo Baronale. Si parte alle 18 di domani, venerdì 8 ottobre: dopo i saluti del sindaco Massimo Farro e gli interventi istituzionali di Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento e Felice Casucci, Assessore al Turismo della Regione Campania, si ritroveranno gli artisti che hanno aderito al PACC Percorsi d’Arte Contemporanea in Cilento, promosso dalla Fondazione de Stefano, con il determinante sostegno della Regione Campania, per raccontare la loro esperienza artistica e l’idea concettuale alla base delle installazioni con cui hanno partecipato al progetto. Coordinati dai giornalisti Peppe Iannicelli ed Elisabetta Castana, prenderanno parte alla prima edizione di Conversazioni sull’arte contemporanea, in compagnia di Luigi Punzo, A. D. di Tesi Servizi e Tecnologie Innovative che ha realizzato le opere in metalli pregiati, il curatore artistico del progetto PACC Elio Rumma e gli artisti Giorgio Galli, Pier Tancredi de-Coll’, Antonio Perotti, Leonardo Galliano, Claudio Marini, Stella Tundo. A commentare quanto emerso, sottolineando l’importanza dell’investire in cultura per lo sviluppo dei territori, Franco Alfieri, Presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, dove sono state collocate le opere, e Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e del Turismo della Regione Campania. Dopo la degustazione sul tema Arte da mangiare, a cura della pasticceria La Ruota di Perdifumo e l’azienda vinicola Case Bianche, chiuderà la serata Gino Rivieccio con l’opera Siamo nati per soffriggere, in dialogo con Alfonso Sarno, giornalista enogastronomico. Attore napoletano, da quarant’anni Rivieccio si divide tra il teatro, la tv e la scrittura: tra il serio e il faceto, una ricetta e un aneddoto, ci accompagnerà in un viaggio stuzzicante e divertente nella società contemporanea, alla ricerca di valori ed emozioni che tanti sembrano aver dimenticato o perduto. IL PROGETTO. I Percorsi d’Arte Contemporanea in Cilento (PACC) nascono da una virtuosa collaborazione, tra pubblico e privato, per valorizzare i borghi dell’entroterra cilentano. Una sorta di museo diffuso di installazioni permanenti en plein air che si svilupperà, di anno in anno, da Capaccio fino ad arrivare a Sapri, su un itinerario di oltre 100 chilometri con decine di opere. L’obiettivo del progetto, fortemente voluto e promosso dalla Fondazione Matteo e Claudina de Stefano con il supporto determinante della Regione Campania, è quello di arricchire ulteriormente i piccoli ma bellissimi centri storici dei paesi collinari alle spalle del mare e, nel contempo, dotarli di un nuovo attrattore per un turismo culturale che, percorrendo un cammino lungo le antiche strade provinciali, avrà modo di scoprire l’incommensurabile bellezza del Cilento interno. Il progetto non sarebbe decollato senza l’adesione di una realtà imprenditoriale d’eccellenza come l’azienda aeronautica Tesi Servizi e Tecnologie Innovative, che si è impegnata a realizzare in metalli pregiati e duraturi tutte le opere. Così, oltre al gruppo di artisti contemporanei di fama nazionale ed internazionale, hanno aderito via via al progetto, in un crescendo di partecipazione, l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, i sindaci dei comuni cilentani più a sud, il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e la BCC di Buccino e Comuni Cilentani. E, grazie alla determinazione, all’entusiasmo e alla volontà di tutti gli attori del territorio, nonostante le difficoltà che hanno caratterizzato il 2020, il Cilento si è così presentato alla riapertura dei flussi turistici della scorsa estate nei comuni collinari di Capaccio, Cicerale, Ogliastro Cilento, Prignano, Torchiara, Rutino e Laureana Cilento: sette borghi con undici installazioni realizzate in acciaio e firmate da Tommaso Cascella, Pier Tancredi De-Coll’, Giorgio Galli, Gabriele Rothemann e Elio Rumma, quest’ultimo anche in veste di curatore artistico dell’intero itinerario del PACC. Il progetto è stato ideato da Angela Riccio, vera e propria mecenate d’arte, nonché vicepresidente della Fondazione de Stefano che opera sul territorio dal 1985, in collaborazione con l’Istituto Toniolo dell’Università Cattolica di Milano, dapprima nel settore del sociale, con uno sguardo particolare all’assistenza degli anziani, ma anche della cultura in quanto fautrice di iniziative per il rilancio del patrimonio storico. Il PACC costituisce un percorso che ambisce a diventare il più grande museo en plein air in Italia e, forse, in Europa. “La Regione Campania, in particolare la Direzione Cultura è assolutamente convinta che il Cilento rappresenti una terra con un potenziale unico e insostituibile per far crescere i numeri di un turismo di qualità, portatore di ricchezza e intellettualità – afferma Rosanna Romano, Direttore Generale per la Cultura e il Turismo della Regione Campania – In virtù di questo, già da tre anni abbiamo supportato in maniera significativa questo progetto, poiché il PACC, impreziosendo con le sue installazioni i paesi dell’entroterra a ridosso del mare, li sta trasformando in inestimabili attrattori di un nuovo flusso di turismo culturale”. “Il PACC è un tributo alla natura che è stata così generosa con questa terra e vuole essere un riconoscimento ai valori della cultura e dell’essere, soprattutto nell’interpretazione delle encicliche di Papa Francesco “Laudato si’“e “Fratelli tutti” che ispirano la Fondazione fin dalla sua istituzione – racconta Angela Riccio, vicepresidente della stessa – la nostra idea è quella di promuovere la solidarietà, attraverso l’arte, aprendoci a momenti di riflessione di fronte ai panorami mozzafiato che fanno da scenario alle opere, oltre che incentivare un flusso turistico verso i comuni dell’entroterra, ricchi di tradizione, che offrono attrattive storico-culturali di forte richiamo. “Con il PACC, coniughiamo la nostra filosofia del fare con l’arte artigiana, avvalendoci delle tecnologie innovative per realizzare opere di alta ingegneria, donando un po’ delle capacità delle nostre maestranze a questa terra che ci ha accolto” – afferma Luigi Punzo, A.D. della Tesi s.r.l.. E, difatti, già si sta lavorando alla realizzazione di altre opere che verranno installate nel corso del 2022: i progetti firmati da Alessandro Guerriero, Graziano Locatelli, Leonardo Galliano, Alessandro Grazi, Stella Tundo, Antonio Perotti, Claudio Marini, Giulia Giannola sono già in azienda per essere prodotti e i comuni Ceraso, Cuccaro Vetere, Omignano, Perito, Salento, San Mauro Cilento, Stella Cilento stanno approntando i dovuti passaggi amministrativi per accoglierli. “Ritengo che il percorso giungerà a compimento nell’arco di un quinquennio e conterà su circa una quarantina di opere – spiega Elio Rumma, curatore artistico del PACC che annovera nel suo curriculum opere presentate al MOMA di New York e alla Tate Gallery di Londra – Mi avvicino a questa avventura artistica con entusiasmo, perché vorrei lasciare un contributo a quella che è la mia terra d’origine. Le canne di Prignano Cilento sono il mio tributo ad un elemento naturale che cresce spontaneo, si piega ma non si spezza. La mia opera è la citazione della natura che, pur vilipesa dall’uomo, riesce anche se a fatica a riprendersi: i colori delle canne rosso, nero, blu e bianco simboleggiano il fuoco, il lutto, il mare e la luce della speranza”. Natìo di una celebre famiglia di pittori e scultori che, a sua volta, è presente in numerose collezioni pubbliche e private in tutto il mondo, Tommaso Cascella racconta di aver accolto con piacere l’invito a partecipare con quattro opere che interpretano i venti protagonisti del Mediterraneo: “E’ l’avvio di un percorso artistico attraverso i borghi collinari del Cilento, perché questi – sostiene con tenacia – dovranno diventare sempre più poli di attrazione artistica e culturale”. Vive e lavora a Vienna, con origini tedesche, Gabriele Rothemann, ha esposto in tutto il mondo e, nel 2018, è stata premiata dalla città viennese come artista dell’anno. “Amo il Cilento – afferma la Rothemann – dove da molti anni vengo in vacanza, in particolare al Borgo Riccio di Torchiara, base di partenza per bellissime escursioni e, dunque, sono felice di poter lasciare qui un segno tangibile del mio sentire. La Cruna di Torchiara vuole essere un invito alla riflessione, con un chiaro rimando al Vangelo di Luca (18:25) e Matteo (19:24)”. Si aggiunge al progetto corale l’artista romano Giorgio Galli che espone con regolarità le sue opere in Italia e all’Estero, nonché fondatore del gruppo Romano della Neo Astrazione: “Sono entusiasta di partecipare a questo progetto che vede protagonisti luoghi dalle antiche tradizioni, permeati di profonda spiritualità con una storia di rivoluzionari” – dice Galli, che ha voluto firmare il San Michele di Rutino, dal cui torace filtra la luce della fede e della speranza, ma anche il sole di Cicerale, vero inno ai colori della esuberante natura cilentana. Firma lo stilema della donna che indica il cielo, Pier Tancredi De-Coll’, richiamando la parità di genere, la via dello spirito ed è proprio quest’opera che la presidente della Fondazione, Barbara de Stefano, ha voluto nella piazzetta antistante la sede attiva, ad Ogliastro Cilento. “Un’impresa di vasto respiro che dimostra chiaramente quanto, con la passione e la determinazione, si può arrivare a risultati che, prima di dare inizio all’opera, sembravano impensabili – sostiene il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Rosita Sosto Archimio |