Attenzione alla ‘truffa dello squillo’

Cronista di strada

Voce libera a difesa dei diritti

Attenzione alla ‘truffa dello squillo’

Le telefonate inopportune stanno diventando una vera e propria persecuzione. Lettera al Ministro dello sviluppo economico e al Garante della privacy.

Viene definita la “truffa dello squillo” o anche truffa Wangiri o ping call. Diversi sono i sistemi adottati dai truffatori.

Uno o più squilli consecutivi hanno lo scopo di incuriosire il ricevente che è subito tentato a richiamare per sapere chi ha telefonato. Ciò determina l’attivazione di una segreteria telefonica con addebiti automatici salatissimi: da €1,50 ogni 10 secondi fino a decine di euro al minuto. Si può attivare addirittura un abbonamento a nostra insaputa. Poi, c’è quella che riguarda soprattutto gli anziani. La telefonata giunge dall’Italia. Una persona cerca di creare preoccupazione nel ricevente (“la sua linea sta per essere staccata”, “sono incaricato da una società per saldare il suo debito”, “se paga subito non incorrerà in sanzioni più gravi”, “è capitata una disgrazia a suo figlio”) per estorcere informazioni sui dati personali, utili a perpetrare le future truffe.

Come difendersi?

Si consiglia di non richiamare i numeri anonimi e non fornire risposte agli sconosciuti. Quando chiamano dai gestori telefonici appaiono sul display i numeri noti (187, 155, 119 eccetera), mentre altri tipi di richieste sono effettuate tramite posta.

Un vero e proprio stalking telefonico

Si tratta di modalità adottate da diversi anni, che negli ultimi tempi si stanno trasformando in una vera e propria persecuzione con tutti gli

elementi dello stalking. Sono tantissime le segnalazioni ricevute da ‘Cronista di strada’. Nelle ultime 24 ore ho personalmente subito tre tentativi di chiamate truffaldine, che ho prontamente segnalato al mio gestore telefonico – chiedendo anche il blocco relativo ai consensi – e alla Polizia Postale. Ho provveduto ad inviare lettera al Ministro Giancarlo Giorgetti e al Garante della privacy.

Il Registro delle Opposizioni

Con la legge 11 gennaio 2018, n. 5 è stato istituito il Registro delle Opposizioni al quale possono iscriversi gli utenti che abbiano un telefono (fisso o mobile). L’iscrizione consente di cancellare tutti i consensi commerciali e obbliga alla riconoscibilità del numero chiamante. Ma non basta; infatti, sostituendo il numero bloccato le telefonate inopportune continuano. Il vero problema è rappresentato dal consenso che siamo obbligati a dare ai cookie per poter navigare su internet.   

Occorre intervenire al più presto

Considerata l’importanza assunta dalla nuova tecnologia anche a livello di comunicazione (cellulari e internet) necessitano nuove leggi per impedire di essere inopportunamente disturbati dalla pubblicità e, soprattutto, che i nostri dati possano finire nelle mani di chicchessia.

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