INAUGURATA A MERCATO SAN SEVERINO UNA SALA MULTISENSORIALE “SNOEZELEN” PER AUTISTICI

INAUGURATA A MERCATO SAN SEVERINO UNA SALA MULTISENSORIALE “SNOEZELEN” PER AUTISTICI

Sabato 28 maggio è stata inaugurata, al centro polifunzionale “Gerardo Pisani” – nei locali dell’ex mattatoio comunale di Mercato San Severino – la stanza multisensoriale “Snoezelen”, dedicata alle persone affette da autismo. Si tratta di un luogo ricco di luci e di oggetti, che generano serenità nei soggetti affetti da autismo. Tutto ciò, nell’ambito del progetto “Noa” – “Nuove opportunità per l’autismo: più attività, più abilità, più autonomia”. Varie le associazioni interessate da quest’iniziativa, oltre agli enti istituzionali del Comune di San Severino e della Provincia di Salerno: ricordiamo “Rete solidale – network Campania” e “Un tetto x tutti” [sic!]. A presiedere molte di queste realtà solidali è Carmen Guarino, esponente del cosiddetto terzo settore e del volontariato tra Salerno e l’hinterland provinciale, presente al taglio del nastro. Tra gli ulteriori intervenuti citiamo il sindaco Antonio Somma, che ha espresso il suo indirizzo di saluto; l’assessore alle Politiche Sociali Giuseppe Albano; lo psicologo e psicoterapeuta sanseverinese Luigi Ingenito – tra i responsabili e/o collaboratori del centro diurno handicap “Pisani” – nonché Angelo Giovanni Pinto, di Unicredit Regione Campania (che ha sostenuto e finanziato il progetto, grazie a “Carta Etica”) e lo psichiatra Nicola Botta – dirigente dell’Unità operativa neuro psichiatria infanzia e adolescenza (Uonpia) dell’Asl Salerno. Presenti altresì Epifania Gimmelli – anch’ella a sviluppare il progetto; Monica Vitolo (altro referente “tecnico” per i laboratori rivolti agli autistici); altri protagonisti nell’ambito della solidarietà e del sopra citato volontariato. Tra le associazioni di “beneficenza” e/o di volontariato (appunto), ricordiamo l’Unitalsi di Mercato San Severino; la Misericordia della frazione Sant’Angelo; la Croce Azzurra di Nocera Superiore. Una folta rappresentanza di persone autistiche, con le loro famiglie, assieme a tanti curiosi ha salutato favorevolmente e positivamente l’iniziativa. Che si dimostra proficua. Grazie anche al team di coordinatori, ai componenti della “task force” dedicata – che attueranno le “esperienze” dell’aula “Snoezelen”: un gruppo coordinato da Ingenito e da Monica Vitolo, che comprende esperti del calibro della già citata Epifania Gimmelli; di Margherita Aliberti; di Massimo Paolini; di Antonella Nasti. Tutti appartenenti e orbitanti attorno al mondo della solidarietà – promossa da Guarino e dalla sua rete sociale – ma non soltanto. La sala multisensoriale trae il suo etimo da un neologismo/acronimo olandese (la nazione dove “nasce” quest’occasione terapeutica e riabilitativa innovativa – basata su stimoli ed impulsi “positivi”, da sviluppare nel paziente affetto da disturbi dello spettro autistico). Due i verbi (olandesi, ovviamente) donde deriva quest’etimologia: “cercare” (o “scoprire”) e “rilassarsi”. In tale room, caratterizzata da lucine soffuse; musiche soft e un arredamento “rasserenante”, i sensi sia degli autistici che di altri portatori di handicap o di individui che necessitano di riabilitazione (ad esempio gli ammalati di Alzheimer o i pazienti di patologie neurodegenerative) vengono monitorati e/o “guidati” dagli specifici operatori. Studi clinici dimostrano l’efficacia di stimolazioni delle percezioni sensoriali dovute a questa categoria di intervento, anche rispetto al più classico metodo “Aba”. Diversi gli intenti curativi creati dagli operatori che intervengono nelle sale “Snoezelen”: alleggerire la fatica; elaborare i disagi dei momenti di difficoltà; entrare in relazione con bambini ma anche con adulti autistici eccetera. Torniamo alla fattispecie sanseverinese, dove tale struttura affianca anche altri laboratori, all’interno del centro diurno polifunzionale “Pisani”. Una realtà al servizio e a sostegno delle numerose famiglie di persone autistiche, presenti nel comprensorio. Dopo la benedizione di don Peppino Iannone, impartita alla sala (mentre l’intera struttura del centro diurno, intitolato alla memoria del compianto amministratore comunale Gerardo Pisani, è stata già inaugurata nell’autunno del 2020), hanno preso la parola i diversi organi istituzionali e i volontari che si occuperanno del progetto. Ha introdotto Ingenito, poi ha espresso le proprie opinioni Carmen Guarino. Che ha stigmatizzato, garbatamente ma acutamente, il suo “rammarico” (se così si può affermare) per l’assenza di alcuni “vertici istituzionali” afferenti all’area del “Piano” (di Zona?) e/o del progetto. La Guarino ha rimarcato come la struttura, soprattutto con l’inaugurazione – all’interno – della stanza “Snoezelen”, sia un vero e proprio “punto di riferimento per il territorio”, allo scopo di garantire “opportunità sociali, culturali, educative per ragazzi autistici”. La Guarino ha inoltre discusso del progetto parallelo – partito in realtà già da anni: quello di “Ciclofficina”. Che consiste (ha consistito e/o consisterà) nel recuperare e riparare biciclette – a cura di persone “svantaggiate”, diversamente abili o con deficit vari come problemi neurologici (seguiti da operatori) – per poi “ridonarle” alla collettività e alla comunità. Infatti tale progettualità è stata “presentata” sabato 28 maggio stesso, contestualmente al taglio del nastro per “Snoezelen”: al termine della presentazione sono state anche donate dieci bici di ogni misura a dieci bimbi tra i più bisognosi del comprensorio – con nominativi a cura degli esperti del sociale “amici” di “Rete solidale”. Proprio a voler ricordare che esiste ancora “Ciclofficina”: il “cantiere per bici” green e friendly. Nel corso dell’incontro si sono susseguiti svariati interventi, a cura degli ospiti (i relatori) di questa manifestazione. Sono emersi – tra molto altro – dati interessanti. E sono stati “snocciolati” anche numeri e percentuali statistiche; i costi delle terapie relative ai portatori di autismo e l’impatto riguardante l’autonomia degli autistici – incoraggiati dai nuclei familiari. Anche la “stanza” polisensoriale ha dei costi particolarmente elevati – è stato spiegato ed esplicato. “Ogni bambino autistico – ha dichiarato lo psichiatra Botta – costa circa 19mila euro annui a livello statale”. Occorre dire che nel comprensorio si contano circa centoventi piccoli utenti autistici. “Una sofferenza grave”, “un dolore acuto” – esprime Botta. Che auspica – prossimamente – una sede “dedicata”, diciamo (di neuropsichiatria infantile) che contempli fino all’area di Scafati. Sarebbe necessario e urgente, per il professionista, creare un “parco delle intelligenze” o un “consorzio morale” focalizzato sulla questione “autismo”. Per prendersi cura di questi pazienti fragili e aiutare le famiglie. Al centro “Gerardo Pisani” sono stati attivati – fermandosi soltanto a causa degli eventi pandemici, legati al Covid – molteplici laboratori educativi e sensoriali: c’è quello d’arte e di pittura; ci sono i laboratori di ceramica e di cucina; di fotografia, come quello di teatro. Esiste persino un laboratorio di giardinaggio, per la coltivazione di piante. Dalla semina alla raccolta, assicurano dal “Pisani”, è tutto opera dei differentemente abili ospitati. Nell’ottica di stimolarne l’autonomia e una certa indipendenza, ecco che gli stessi ospiti vengono opportunamente motivati e responsabilizzati. Dagli interventi affiora che – grazie al contributo e/o al “piccolo” aiuto di Monica Vitolo, come lei stessa lo definisce – i ragazzi del centro vanno al parco, tranquillamente si destreggiano con situazioni di vita concreta; quotidiana. Imparano a gestire finanche le frustrazioni, ad esempio nel comprendere che il loro gusto preferito di gelato è finito. Anche la Guarino ha tenuto a sottolineare che gli ospiti conoscono il valore del denaro; che con i soldi si recano a fare la spesa, a vivere le attività del quotidiano, a comprare le pietanze per il pranzo, a preparare lo stesso pranzo. Mangiano quindi insieme, infine rassettano e rigovernano la cucina; lavano i piatti. Il tutto, in perfetta autonomia e nell’ottica dell’inclusione/integrazione. Gli orari del centro sanseverinese, volendovi iscrivere gli autistici dai 9 ai 25-26 anni (questo il range d’età per poter frequentare la struttura), vanno dalle 9.30 alle 13.30. Vogliamo, in conclusione, soffermarci un attimo sull’iniziativa di Unicredit Campania – area Irno, con Angelo Giovanni Pinto a rappresentare il gruppo bancario. Unicredit – già impegnata nel sociale a livello nazionale – ha creato il progetto “Carta Etica”. Grazie a quest’opportunità, una parte delle transazioni economiche del colosso – esattamente il 2 per mille – viene devoluto (a fondo perduto) a iniziative sociali ed etiche. Al momento sono stati raccolti, per questa progettualità, circa 15mila euro. Insomma, e terminiamo qui, il terzo settore diventa sempre più all’avanguardia. Anche nel nostro, “profondo”, Sud. Nella realtà di Mercato San Severino. Che plaude a manifestazioni similari – per dare una mano a chi è meno fortunato di noi.

Giornalista: ANNA MARIA NOIA

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