Incendio di vaste dimensioni con più punti di innesco, gravi i danni al patrimonio arboreo

Incendio di vaste dimensioni con più punti di innesco, gravi i danni al patrimonio arboreo, limitati, comunque, grazie al lavoro dei vigili del fuoco, delle protezioni civili di Castel San Giorgio, Roccapiemonte e Siano, della polizia municipale, della Sma e di tanti cittadini che hanno dato una mano. Sono state ore tremende per vaste zone del comune di Castel San Giorgio dove l’opera di incendiari ha distrutto vaste aree di macchia mediterranea. «Sono tre giorni che combattiamo strenuamente contro l’opera dei vigliacchi che stanno incendiando le nostre colline, con il rischio di creare anche dissesto idrogeologico in un prossimo futuro – ha dichiarato la sindaca di Castel San Giorgio, Paola Lanzara -. Devo ringraziare di vero cuore i sindaco Carmine Pagano di Roccapiemonte e Giorgio Marchese di Siano per l’immediata solidarietà dimostrata nella lotta agli incendi». Il primo cittadino sangiorgese ha aggiunto: «Le fiamme erano così alte e diffuse sul territorio da far temere il peggio. Il dramma è stato evitato grazie all’encomiabile lavoro dei vigili del fuoco che si sono impegnati oltre ogni forza immaginabile. Al loro fianco sono scese in campo direttamente le protezioni civili di Castel San Giorgio, Roccapiemonte e Siano, oltre alla società regionale Sma». E la sindaca ricorda: «In quei momenti davvero difficili io come tanti consiglieri comunali ed assessori, il geometra Benedetto Capuano e l’ingegnere Gerardo Menichini dell’ufficio tecnico, eravamo sul posto assieme alla polizia municipale al comando del maggiore Giuseppe Contaldi e ai carabinieri della locale stazione per coordinare i soccorsi e fronteggiare un incendio che poteva mettere in pericolo anche diverse abitazioni. Da elogiare anche il comportamento e il senso civico dei miei concittadini che hanno collaborato in ogni modo per dare una mano ai soccorritori, dalla bottiglia d’acqua portata a chi assetato stava spegnendo per finire alle segnalazioni dei nuovi focolai». L’avvocato Lanzara ha solo un rammarico: «Nonostante l’uso dei droni ancora non siamo riusciti a scoprire i vigliacchi assassini della natura natura le fiamme. L’attività infoinvestigativa continuerà e saremo a disposizione anche delle forze dell’ordine per contribuire alla scoperta degli incendiari».

Carmine Pecoraro

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