La riapertura del Centro Salute Mentale di Scafati: dalle fragilità alla rinascita
Il 9 febbraio u.s. chiudeva il Centro di Salute Mentale (CSM) di Scafati per carenza di personale infermieristico e medico, privando in tal modo la cittadinanza del comune di Scafati di un servizio indispensabile e indefettibile per accogliere e tutelare le fragilità su un territorio che annovera sessantamila abitanti. Purtroppo la Unità Operativa di Salute Mentale (UOSM) di Angri sotto la guida del dr. Carlo Pagano era già dal 2014 a fare lo stesso lavoro con meno personale reggendo lo stress e senza sacrificare la qualità. Subito la CISL FP di Salerno era intervenuta attraverso il Segretario Aziendale del Distretto Sanitario – Pagano Francesco – i il Coordinatore Provinciale della CISL FP di Salerno dell’Area psichiatrica – Paolo Fasolino – con il pronto sostegno di tutta la Segreteria di Salerno guidata da Pietro Antonacchio.
Numerosi utenti, tra i quali ventitré pazienti che afferivano al Centro Diurno del CSM di Scafati per la riabilitazione, proprio in un momento così difficoltoso che sta attraversando l’umanità dovuto allo scenario pandemico, si sono trovati abbandonati a loro stessi, invece di essere maggiormente sostenuti per mitigare gli esiti degli effetti dei lockdown quali paura, ansia, sconforto, limitazione imposte dal “distanziamento sociale” aggiungendo, in tal modo, nuove forme di reclusione, di limitazione della libertà e di emarginazione. La CISL FP di Salerno ha dato la stura nell’evidenziare tale problematica, dando voce alle fragilità del territorio e accendendo i riflettori in ogni dove. Accogliendo le giuste rimostranze possiamo informare che dal primo di aprile si è riaperto il CSM di Scafati, struttura baluardo della salute mentale e a breve all’interno dell’Presidio Ospedaliero “Scarlato” sarà operativo un reparto con sei posti letto di Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dedicato alla pandemia e collegato alla UOSM di Angri, sotto la diretta responsabilità dirigenziale del dr. Carlo Pagano.
Appare evidente – concludono all’unisono Pagano, Fasolino e Pietro Antonacchio – che lo sforzo profuso dal direttore generale dell’ASL Salerno dr. Mario Iervolino, dal direttore del Dipartimento di Salute Mentale Aziendale dott. Giulio Corrivetti, ricordando che sulla questione erano intervenuti anche dr. Emilio Lupo responsabile nazionale psichiatria democratica e il Sindaco di Scafati Cristoforo Salvati meritano i ringraziamenti di tutta la comunità di riferimento per la sensibilità, la tenacia e l’impegno profuso. Spetta da oggi al Responsabile dr. Carlo Pagano continuare, con la stessa abnegazione volta alla risoluzione del problema, a radicare il presidio riaperto a tutela di tutti i pazienti interessati. L’altra sfera della medaglia ovviamente è l’obbligo di continuare a potenziare il personale attesa la carenza e ultimare i lavori per completare la struttura la cui ubicazione è prevista all’interno dell’ospedale di Scafati, che dovrebbe essere finalizzata ad integrare la filiera e ottimizzare le prestazioni e la qualità assistenziale.
Il Segretario Generale
Pietro Antonacchio
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dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993