LA CISL FP SALERNO HA PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEI LAVORATORI DEL TRIBUNALE DI NOCERA INFERIORE!
GIA’ NELL’ANNO 2021 ERA RICORSA AD UN’ANALOGA INIZIATIVA SINDACALE, LA VERTENZA SI ERA POI CONCLUSA CON ASSICURAZIONI CHE AVREBBERO DOVUTO TROVARE UN SUCCESSIVO RISCONTRO RISPETTO ALLE RICHIESTE AVANZATE. TALUNE CRITICITA’ GIA’ RILEVATE, INVECE, SONO SI SONO FINANCHE AGGRAVATE, RENDENDO INEVITABILE UN’ULTERIORE INTERVENTO A TUTELA DEI LAVORATORI INTERESSATI.
Il recente insediamento del nuovo Presidente del Tribunale di Nocera Inferiore, anche a seguito di un incontro di presentazione svoltosi il 25 marzo 2024, nel corso del quale il Presidente aveva lasciato intendere una sua disponibilità al confronto con le rappresentanze sindacali dei lavoratori, purché scevro da polemiche strumentali ed improntato ad un dialogo positivo e propositivo, aveva generato favorevoli aspettative.
Proprio nel solco auspicato dal massimo dirigente del Tribunale, la CISL FP Salerno, attraverso una nota del 5 aprile c.m., nel rappresentare le problematiche che affliggono le udienze penali dibattimentali, ha formulato delle proposte tese ridurre i disagi. Nello specifico, ha suggerito di impegnare per tali esigenze, su base volontaria, le figure professionali istituzionalmente previste per l’assistenza in udienza ai Magistrati, vale a dire i Cancellieri e gli Assistenti Giudiziari, invece attualmente assegnati a compiti di natura amministrativo-contabile.
Una nuova disposizione del Presidente in data 8 Aprile, emanata in applicazione della riforma introdotta su iniziativa dell’ex Ministro della Giustizia Cartabia, l’art. 510 cpv del codice di procedura penale, impone la riproduzione audiovisiva delle udienze penali, facendo gravare sui pochi lavoratori assegnati, peraltro già gravati da carichi di lavoro ai limiti della sopportazione, ulteriori e delicati oneri.
L’avvio di tale adempimento, pure preceduto da circolari ministeriali esplicative, non ha tenuto conto che è attualmente in atto una vertenza nazionale promossa dalla CISL FP, dalla FP CGIL e dalla UILPA, per il mancato rispetto di norme contrattuali e l’erronea individuazione del personale da adibire alle attività di registrazione delle udienze penali.
Non a caso, altri Presidenti di Tribunale, hanno rinviato o sospeso questo adempimento, in attesa di ulteriori ed innovative indicazioni ministeriali, proprio al fine di evitare conflitti col personale. L’adozione di misure organizzative aventi forte impatto sull’organizzazione del lavoro, in presenza forti carenze di risorse umane, logistiche e strumentali, così come quella di cui trattasi, non può non indurre lo sconcerto e l’incredulità del personale interessato, che la CISL FP di Salerno intende rappresentare in maniera ferma e determinata.
La CISL FP, pertanto, ha invitato il Presidente del Tribunale di Nocera Inferiore a revocare la propria disposizione in data 8 aprile 2024, quindi ha chiesto la trasmissione di una serie di atti connessi agli impegni assunti dal Presidente pro tempore in sede conciliativa, in dipendenza dello stato di agitazione proclamato nell’anno 2021, infine la convocazione di un tavolo di confronto.
Qualora le richieste della CISL FP Salerno fossero disattese, sarebbe avviata nuovamente la procedura prevista dalla vigente disciplina in materia di esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Salerno, 11 aprile 2024
Il Capo Dipartimento
Funzioni Centrali
Nicola Merola
Salerno, 11 aprile 2024
Al Sig. Presidente del Tribunale di
Nocera Inferiore
p.c. Al Sig. Presidente della Corte di Appello di
Salerno
p.c. Al Sig. Prefetto di
Salerno
p.c. Al Coordinatore Responsabile CISL FP – SAS Giustizia
Roma
Oggetto: disastrosa situazione della cancelleria penale dibattimentale del Tribunale di
Nocera Inferiore – decisione capestro del Presidente.
Da Anni questa Organizzazione Sindacale ha aperto una vertenza presso codesto
ufficio al fine di tutelare i diritti dei lavoratori per lungo tempo calpestati dalla dirigenza.
Uno dei punti centrali della vertenza riguarda la disastrata condizione della cancelleria
penale dibattimentale.
Dalla nota inviata il 5 giugno 2023, che si allega in copia a beneficio delle autorità
che leggono per conoscenza (allegato 1), emerge in maniera inconfutabile come il penale
dibattimentale sia stato praticamente abbandonato se stesso: carenza di personale (la
maggior parte del personale è assegnato ai servizi civili ed a quelli amministrativo-contabili
mentre nel penale dibattimentale il rapporto tra personale amministrativo e personale di
magistratura, di uno a tre nella media nazionale, è quasi di uno ad uno); carenza e
fatiscenza dei locali; carenza e senescenza del mobilio; obsolescenza dell’hardware;
carichi di lavoro al limite della sopportazione (l’assistenza alle udienze, che si svolgono
tutti i giorni dalla mattina fin spesso alla sera, senza soluzione di continuità, assorbe la quasi
totalità del personale tenuto conto degli adempimenti pre e post udienza); addetti
all’ufficio per il processo utilizzati praticamente come tappabuchi in qualunque
attività, a partire dall’assistenza all’udienza; inesistenza dell’archivio storico e di quello
corrente.
DIPARTIMENTO FUNZIONI CENTRALI Funzione Pubblica
Via Pellecchia, 2 – 84122 SALERNO Tel. 089 220135
E-mail: amministrazione@pec.fpcislsalerno.it – sito web: www.fpcislsalerno.it
Questa sigla sindacale ha avuto modo di incontrarla, unitamente ad altre sigle
sindacali, il 25 marzo scorso ed ha avuto modo di apprezzare la sua apertura al dialogo
allorquando ha affermato testualmente: “non ponetemi solo problemi, proponetemi anche
soluzioni”. Proprio partendo da tale sua affermazione, e quindi con spirito di dialogo,
con la nota del 5 aprile 2024, che si allega in copia a beneficio delle autorità che leggono
per conoscenza (allegato 2), la CISL ha riproposto non la questione del penale
dibattimentale in toto, ossia non ha segnalato tutte le criticità, oggettivamente non
risolvibili in tempi brevi, ma ha posto l’accento solo sulla vera contingente emergenza,
ossia l’assistenza all’udienza (che assorbe quasi tutte le risorse della cancelleria), ed
ha proposto una possibile soluzione: coinvolgere, alla bisogna e/o su base volontaria,
nella mera verbalizzazione (e quindi non negli adempimenti pre e post udienza) i
cancellieri e gli assistenti giudiziari ossia i lavoratori istituzionalmente preposti alla
verbalizzazione i quali, essendo assegnati ai servizi amministrativo-contabili, sono di
fatto esonerati da tale attività. La nota della CISL si è conclusa con una richiesta di
incontro perché il confronto costituisce il cardine del vigente sistema delle relazioni
sindacali: “il confronto è la modalità attraverso la quale si instaura un dialogo
approfondito sulle materie rimesse a tale livello di relazione, al fine di consentire ai
soggetti sindacali di cui all’art. 7 (Contrattazione collettiva integrativa: soggetti, livelli e
materie), commi 3 e 4, di esprimere valutazioni esaustive e di partecipare costruttivamente
alla definizione delle misure che l’amministrazione intende adottare” (art. 5 comma 1
CCNL 2019/2021).
Orbene, la sua risposta è stata stupefacente: non la convocazione di un
incontro e neppure il rigetto della proposta della CISL sull’assistenza all’udienza ma
l’emanazione di un provvedimento che impone, in attuazione di una norma di legge
(l’art. 510 cpv CPP), la videoregistrazione di tutte le udienze penali ossia un
provvedimento che impone attività ulteriori a quelle che a stento e con incommensurabili
sacrifici personali lo sparuto numero di lavoratori in servizio nella cancelleria penale
dibattimentale riesce ad assicurare (allegato 3).
Non è questo il modo di dialogare. Il Presidente del Tribunale non è un monarca
assoluto ma è un funzionario dello Stato il quale, essendo chiamato ad assicurare i servizi
in un territorio ad altissima densità criminale quale è, nel caso di specie, l’Agro NocerinoSarnese, dovrebbe percepire come priorità la Giustizia penale e non quella civile né
tanto meno il burocratico adempimento delle incombenze amministrativo-contabili.
In merito alla videoregistrazione delle udienze penali, prevista dalla riforma
Cartabia, si informa che da mesi è in atto una vertenza a livello nazionale, come da
documentazione allegata (allegati 4-8), attraverso la quale il sindacato ha confutato la
legittimità dei provvedimenti adottati dall’amministrazione centrale (a partire dalla
DIPARTIMENTO FUNZIONI CENTRALI Funzione Pubblica
Via Pellecchia, 2 – 84122 SALERNO Tel. 089 220135
E-mail: amministrazione@pec.fpcislsalerno.it – sito web: www.fpcislsalerno.it
DGSIA). Non è un caso che, anche in considerazione della vertenza in atto, della incertezza
del dato normativo e della carenza di risorse, specie umane, molti capi degli uffici (a
partire dal Presidente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere), con estrema
lungimiranza hanno sospeso la videoregistrazione delle udienze in attesa di innovative
ulteriori disposizioni ministeriali.
Tanto premesso, la CISL proclama lo stato di agitazione dei lavoratori del
Tribunale di Nocera Inferiore e la invita a revocare la disposizione di servizio prot.
1914/2024 del 8.4.2024 ed a convocare con la massima urgenza un tavolo di confronto su
tutte le problematiche afferenti alla cancelleria penale dibattimentale. Vorrà inoltre
trasmettere a questa sigla sindacale tutti i vigenti ordini di servizio che disciplinano
l’organizzazione del lavoro presso la cancelleria civile di codesto ufficio ed in
particolare quelli emanati nel periodo in cui sono state conferite, esercitate e retribuite
le mansioni superiori in favore del responsabile pro tempore della predetta
cancelleria. La mancata informazione in merito alla organizzazione del lavoro presso
la cancelleria civile, si rammenta, fu oggetto, tra le altre materie, della richiesta CISL
del 19 maggio 2021 di apertura della procedura di raffreddamento e conciliazione tra
le parti ex art. 2, comma 2, legge 146/1990 come modificata dalla Legge n. 83/2000
(allegato 9).
Si rappresenta che, in caso di negativo riscontro, la CISL procederà nuovamente
all’attivazione della procedura prevista dalla vigente disciplina in materia di esercizio del
diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali.
Il Coordinatore Responsabile, che legge per conoscenza, vorrà sin d’ora
coinvolgere nella vicenda i vertici politici ed amministrativi del Ministero della Giustizia,
il CSM e le Commissioni Giustizia del Parlamento.