Villa dei Fiori, botta e risposta sindacati Torquato

Villa dei Fiori, botta e risposta sindacati Torquato

Sempre più vivace il dibattito tra la precedente amministrazione e i
sindacati di Villa dei Fiori dopo la sentenza del Consiglio di Stato
Continua il dibattito suscitato dalla sentenza del Consiglio di Stato sulla vicenda
dell’ampliamento di Villa dei Fiori, sentenza che ha dato ragione alla casa di cura e
torto al Comune, guidato dall’allora sindaco Manlio Torquato. Proprio l’ex sindaco ieri ha
diramato una nota di commento alla quale ora replicano i sindacati CISL e UIL di Villa dei
Fiori. Questa la loro nota.


“Non ci interessa polemizzare con l’ex sindaco Torquato ma guardare avanti
imparando da ciò che è successo. Per farlo però bisogna avere il coraggio di affrontare la
verità, se non della storia almeno della cronaca. Torquato dice che “nessuna denuncia fu
mai fatta” contro i lavoratori di Villa dei Fiori e i cittadini che manifestarono con cinque
fiaccolate pacifiche a cui parteciparono circa 500 persone ogni volta. E’ vero, perché ci
provarono ma non ci riuscirono. L’8 marzo del 2022 infatti la giunta presieduta da
Torquato deliberò (addirittura con urgenza) di dare incarico all’avvocatura di agire “in ogni
e più opportuna sede e con ogni e più opportuna azione” contro il Comitato spontaneo
formato da lavoratori e cittadini

Il concetto della delibera è che questi lavoratori e cittadini avrebbero addirittura
compromesso “la funzionalità degli Uffici ed il sereno dipanarsi dell’azione
amministrativa”. Attenzione, non parliamo di black bloc o squadracce di camice nere,
parliamo di famiglie, lavoratori, cittadini comuni che in silenzio sfilavano con una fiaccola
in mano. Che chiedevano una cosa giusta, come ha confermato il Consiglio di Stato. E
che chiedevano almeno di essere ricevuti. Ma il “loro” sindaco non li ricevette mai e come
risposta fece una delibera con cui in sostanza diceva all’avvocatura “vedete se riuscite a
spedirli davanti al magistrato”. Quando si dice la democrazia …
Ma Torquato afferma anche che lui “non contrastò alcunché”. Non sia modesto l’ex
sindaco, lui fece una battaglia in prima persona contro l’ampliamento di Villa dei Fiori e la
vinse. Ci sono atti infiniti che lo dimostrano. Ne prendiamo solo uno, il convegno di
Confindustria del 5 febbraio 2022 dove parlò dell’ampliamento di Villa dei Fiori, che non
c’entrava niente con il convegno ma evidentemente era un suo cavallo di battaglia.
Queste le parole testuali di Manlio Torquato: “Quando qualcuno legge: ma
l’amministrazione si disinteressa della tutela della possibilità di fare un ampliamento
edificatorio. Peraltro signori vi dico: in faccia alla collina di San Pantaleone, quindi con un
impatto paesaggistico che ve lo raccomando. Voi scendendo da Napoli, se sarà
realizzato, vedrete, vedremo, e noi certamente ci atterremo alla legge, nulla più e nulla
meno, una bella stecca di acciaio e vetro in faccia alla collina di San
Pantaleone”. Lasciamo perdere che non era acciaio ma legno, diciamo che per essere
uno che “non contrastò alcunché” non è male…
Di nuovo nella sua nota Torquato dice che doveva attenersi al parere dei tecnici. A
parte che non si attenne al parere ben più solido, per dire, della Sovrintendenza o della
Conferenza dei servizi, ma proprio la politica che abdica al proprio ruolo a favore della
burocrazia è la politica che sbaglia e fa danni. Come in questo caso, appunto. Oltre alle
cose che Torquato dice ce ne sono tante invece di cui non parla. Per esempio che furono
raccolte 1.600 firme, come previsto dal regolamento comunale, per portare in Consiglio la
delibera su Villa dei Fiori. Il Comune lo fece? Assolutamente no, in contrasto perfino con il
suo regolamento. Ma l’elenco sarebbe troppo lungo. A che serve ricordare tutto questo?
A imparare, per non commettere gli stessi macroscopici errori, per altro a danno di tutti.
Tutto qua, niente polemiche. Si guarda avanti, finalmente.

/ 5
Grazie per aver votato!
Visualizzazioni: 0