Criptorchidismo e ipospadia: due patologie urologiche non rare che possono interessare i bambini maschi alla nascita.
Il criptorchidismo e l’ipospadia sono due patologie sempre più comuni, che possono colpire i bambini maschi in età pediatrica.
Si tratta di complicazioni che si manifestano alla nascita e la cui correzione è fondamentale per la qualità di vita del bambino, nonché per preservarne la fertilità e la sessualità, una volta diventato adulto.
Analizziamo i singoli casi.
Con “criptorchidismo” s’intende l’assenza, alla nascita, di uno o entrambi i testicoli nella borsa scrotale (è bilaterale in un terzo dei casi e monolaterale nei due terzi). Interessa circa il 3-5% dei bambini nati a termine e il 9-30% dei pretermine.
Le cause d’insorgenza sono molteplici, ma le più importanti sono sicuramente la prematurità e il basso peso alla nascita.
La diagnosi è clinica e prevede, in genere, un esame obiettivo, ma possono essere utili anche un’ecografia o una laparoscopia. In ogni caso, è fondamentale rendere l’ambiente medico il più confortevole possibile, evitando che il bambino possa subire qualsiasi forma di stress.
Diagnosticato, la terapia ha lo scopo di riportare il testicolo nella sua sede fisiologica (la borsa scrotale). L’intervento chirurgico è considerato il gold standard della terapia e va eseguito, preferibilmente, entro i due anni di età.
Una diagnosi precoce e una corretta gestione della patologia sono necessari per: ridurre il rischio di infertilità, ridurre il rischio di tumore testicolare e ridurre il rischio di ipergonadismo.
L’ipospadia è un’anomalia congenita del pene, per cui il foro di uscita dell’urina (meato) non si trova nella sua posizione normale, cioè in cima al glande. È una malformazione non rara, con un’incidenza di 8 casi su 1000 e con una possibilità pari al 20% di poter trovare la stessa patologia in un altro membro della famiglia.
Esistono tre gradi di ipospadia: anteriore (70% dei casi, il meato è vicino alla punta del pene), media (10% dei casi, il meato è nella parte media del pene ed è presente una certa curvatura), posteriore (20% dei casi, il meato si trova alla base del pene o nello scroto o in sede perineale ed è presente una forte curvatura).
L’intervento va eseguito durante i primi 18 mesi di vita ed è, chiaramente, utile per risolvere motivi funzionali, sessuali ed estetici.
Negli ultimi anni, il team del reparto di Chirurgia Pediatrica della Casa di Cura Tortorella ha riscontrato, anche sul nostro territorio, un numero sempre più crescente di queste patologie. In generale, non si tratta di interventi particolarmente dolorosi: sono richieste solo un’anestesia generale e la giusta attenzione nella fase di guarigione, per permettere al bambino di poter vivere una vita normale.