Le opere di Giovanni Guardia e Armando Cerzosimo

Armando Cerzosimo             

Col patrocinio morale

Del comune di Salerno e 

Del C.N.A  Confederazione Nazionale 

dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa

Presenta

Giovanni Guardia                         Armando Cerzosimo

IN=CONTRO

Dissertazione sul Dilemma

Il Decifrare

Con PAOLO ROMANO

                             Incontro  in galleria Cerzosimo

Via G.Da Procida, 9, ore 20,  Lunedì 17 aprile

Info.: Camera Chiara  Galleria Sala Posa  Tel. 089 227796  cell.: +39 3391308817  

 www.cerzosimo.com info@cerzosimo.com

In=Contro: Decifrare l’opera d’arte

Le opere di Giovanni Guardia e Armando Cerzosimo in esposizione negli spazi della Galleria Camera Chiara  nel centro storico saranno “decifrate” da Paolo Romano domani lunedì 17 aprile alle ore 20 in un incontro col pubblico

Dopo la “Domanda” del critico d’arte Cristina Tafuri agli artisti in mostra Giovanni Guardia con i suoi disegni e Armando Cerzosimo con le sue fotografie in una esposizione e composizione molto particolare, ai quali è stata posta la richiesta di come si genera la propria arte, con interventi di Elio Fedele, Costantino Marino, Lucio Ronca Presidente del C.N.A.  Francesco Sofia, Maria Antonietta del Grosso ed Eugenio Siniscalchi, domani lunedì 17 aprile, alle ore 20, sarà il giornalista Paolo Romano a “Decifrare” le visioni di “IN=CONTRO”. L’analisi della natura dell’opera d’arte e del ruolo che essa riveste, o può aspirare a rivestire, nella concreta esistenza di individui e popoli, sembra un banco di prova privilegiato con cui può essere colta la vicinanza-lontananza dei due autori, tanto più che l’arte, fin dai tempi più antichi considerata portatrice di una funzione sociale insostituibile, nella sua riconosciuta « socialità » e « comunicabilità », possiede una valenza strategica fondamentale in una ermeneutica filosofica che fa oggetto della sua analisi proprio la comunicazione e i rapporti interpersonali. Disegni di guardia sofferti, fatti scomparire con l’agata, alla ricerca della forma, come una partitura beethoveniana, la ricerca di Armando Cerzosimo che visualizza ciò che vuol farci “vedere” nelle sue immagini, si avvierà verso le carte scritte di getto e senza ripensamenti del genio mozartiano. Certo, la “forma” artistica sarà il primo risultato dell’attività dell’artista; quindi ci sarà il concorso di più individualità artista e pubblico, ma specialmente nelle arti visive ci sarà una trascendenza della forma rispetto a stati, condizioni, intenzioni, puramente soggettive.

Questo il tema proposto da Armando Cerzosimo, nella sua Galleria Camera Chiara nel centro storico di Salerno, che vanta il patrocinio morale del comune di Salerno e del C.N.A  Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa, per la mostra IN=CONTRO che parte da una “provocazione” fatta da Giovanni Guardia ad Armando Cerzosimo sulla forza del pensiero che si traduce nei suoi disegni e della capacità di contrapporre immagini fotografiche  che riprendono  ciò che già è modellato con materia. La dissertazione sul dilemma può anche essere una continuazione sul  lavoro fotografico esposto presso Fornace Falcone nel 2017 dove ha inizio un percorso visivo sul tema della  “ Conseguenza di un dilemma” dove la fotografia di Cerzosimo, a volte ermetica, si confrontava con temi inusuali ed angolazioni visive senza nessuna sorta di racconto consequenziale. Le “ visioni“ sia pittoriche che fotografiche sono circa una quarantina distribuite negli spazi della Galleria.  Una coraggiosa impaginazione delle immagini ed una pari composizione delle opere di Guardia sono state pensate ed immaginate per far “sostare” e “fermare” lo spettatore per una riflessione sulla onirica visione degli autori”  Il  finissage, previsto il 20 aprile con inizio alle ore 20, vedrà il pittore Eugenio Siniscalchi dissertare sul tema del “Dubbio”, accenderanno quell’interesse che comporterà un proficuo scaltrimento nella lettura delle opere, attraverso intelligenze più sottilmente mirate all’ambito maggiormente prossimo all’incandescenza reale della ricerca, come ad esempio questa di Giovanni Guardia, che vede sovrapposizioni di segni, ottenute attraverso l’uso dell’agata, dunque a praticare un piano indubbiamente più affinato ed esigente rispetto alla, se non altro apparentemente, maggiore accessibilità e certa spettacolarità delle opere. Un confronto, alla ricerca di uno spazio visionario e metafisico, sicuramente intimo e segreto di IN=CONTRO.  

Giovanni Guardia, lucano, di formazione classica, frutto dell’Accademia di Belle Arti di Roma e dell’indirizzo in storia dell’arte dell’’università La Sapienza, ha lavorato presso il Ministero beni Culturali, Calcografia Nazionale, è  funzionario restauratore conservatore, in Salerno, è Direttore responsabile delle riviste Bollettino Storico ed Annali Storici di Principato Citra. Ha esposto a Roma, Parigi, Tel Aviv, Positano, nel 1983 decide di non rendere pubbliche le sue ricerche grafiche e pittoriche. Riprende nel 2015 con una personale ospite della Galleria Camera Chiara di Armando Cerzosimo.

Armando Cerzosimo:  lunga e densa la carriera di Armando Cerzosimo, nato in Montecorvino Rovella, che entra giovanissimo in studio fotografico, dove apprende ed assimila la tecnica della camera oscura, con la stampa in B/N ed a colori con ingranditore. Le prime tecniche di ripresa fotografica passano attraverso gli obbiettivi delle varie Rolleiflex, Leica, Hasselblad. Dopo vari anni d’apprendistato sente forte il desiderio di viaggiare: Africa, Asia, Medio Oriente, nord Europa, dove ha la possibilità di sperimentare ed approfondire il reportage, la fotografia di ricerca, la committenza sociale. Rientrando in Italia, apre a Bellizzi il suo primo studio Artfoto Camera Chiara, approfondisce sempre con più impegno il percorso della fotografia sociale. Percorso che lo porta ad essere uno dei relatori al terzo Congresso Mondiale dei Fotografi Professionisti in Orvieto edizione 2001. Diverse sue mostre, tra cui Sri Lanka, L’isola, presentata al Festival del Cinema in Giffoni Valle Piana dove é stato inoltre il fotografo personale del direttore del Giffoni Film Festival e, lavorando dietro le quinte, ha avuto il modo e la fortuna di conoscere, frequentare e fotografare attori e registi famosi quali Zeffirelli, Manfredi, Sordi. “Turchia, immagini e suggestioni” presentata a Montecorvino Rovella; “Romania, immagini di Libertà” con libro sulla rivoluzione in Romania, e la presentazione di Lanfranco Colombo, mostra presentata a Palazzo Isimbardi a Milano con volume edito dalla Campanotto Editore; “Terzavita”, mostra sulla Pia Casa di Ricovero in Salerno presentata a Palazzo Genovese. É stato ospite negli spazi di Villa Rufolo in Ravello con una sua personale fotografica, inoltre, una sua immagine è stata esposta all’Accademia di Brera. Presente per vari anni alla sezione Cultura del Photo Roma Show dove ha presentato tra l’altro “Camera Work” e “Anime gemelle”, mostra sui momenti più significativi del suo percorso fotografico. Un suo stile personale lo porta ad essere pubblicato su diverse riviste, tra cui Sposa Magazine e Vogue Sposa. Attualmente dirige due studi fotografici, uno sempre a Bellizzi (Sa) studio con annessa sala posa e l’altro nello splendido centro storico di Salerno. Espone nella cappella di S. Antonio dei Nobili a Salerno intitolata “Opere libere” dove si rimarca il suo interesse per la fotografia sociale. Nel castello Svevo di Barletta le fotografie della mostra “Visita a Lisbona”. “Dialoghi sulla fotografia” dedicato alla figura di uno dei più importanti esponenti della fotografia nel 900 italiani: Enzo Sellerio. Nelle splendide sale della Pinacoteca Provinciale di Salerno 3 installazioni fotografiche dedicate a 3 influenti scrittori del panorama nazionale: Maurizio De Giovanni, Massimiliano Smeriglio e Ruggero Cappuccio, “Chiaroscuro”, allestimento fotografico e video presso Palazzo Coppola in Sessa Cilento durante il festival Segreti d’Autore. Nel 2002 insieme ad altri 18 colleghi ha dato vita all’associazione fotografica “Artesia”. É socio fondatore del Fondo Internazionale Orvieto Fotografia, ed è fondatore del “Circolo centrale Fotografi Italiani”. Nel 2014 riceve il Premio Della Critica alla prima Biennale d’Arte di Salerno. Ultimo allestimento presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum con la Mostra “Il Ritratto non vedente” visitata da oltre 30.000 persone. Nel 2006 – 2012 – 2014 in occasione dell’annuale incontro del FIOF (Fondo Internazionale Orvieto Fotografia) riceve le Qualificazioni Nazionali QIP (Qualifed Italian Photographer). Ha ottenuto il premio fotografia “Ritratti del Territorio”.

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