Pasquale Squitieri,raccontato dalla moglie Ottavia Fusco
Lunedì 25 Luglio ore 19 ,nell’ambito della rassegana teatrale “Il Gioco serio del teatro , si terrà il “Salotto Libro” a cura di Pasquale Petrosino”.Ospite di questo interessante appuntamento, Ottavia Fusco Squitieri con il suo libro “‘NU PIEZZO ‘E VITA –Il mio amore per Pasquale, lettera per lettera “( ed Santelli)
Ottavia Fusco attrice teatrale e cantante italiana è nota mondo dello spettacolo per le sue doti,innate , di attrice di teatro e di cantante. Sposata nel 2013 con Pasquale Squitieri,e’ stata anche una delle sue interprete principale di molti lavori cinematografici che hanno fatto la storia del cinema italianoTra le tappe importanti della sua carriera nel 2004 “ Lettera al padre” Nel 2006 è regista e interprete di un altro monologo,” Nella buona e nella cattiva sorte”.Ha preso poi parte allo spettacolo “Piazzale Loreto”, sempre sotto la direzione del marito .Altre
apparizioni importanti di Ottavia sono alcune partecipazioni a set di film come”Ti amo Maria” e Biuti Quin Olivia. Nella stagione 2017-2018 ha l’opportunità di recitare insieme a Claudia Cardinale nella trasposizione teatrale della commedia di Neil Simon” La strana coppia”, per la quale ottiene il Premio Flaiano all’interpretazione nel 2018. Pasquale Squitieri ,originario del popolare rione Sanità, laureato in debutta nel cinema come regista e sceneggiatore con Io e Dio (1969), prodotto da Vittorio De Sica e, sulla falsariga di registi come Sergio Leone si dedicherà brevemente al genere spaghetti western con Django sfida Sartana (1970) e La vendetta è un piatto che si serve freddo (1971), entrambi da lui firmati con lo pseudonimo William Redford.In seguito, Squitieri abbandona il suo nome d’arte e si occupa di tematiche più attuali e realtà allora poco raccontate della società italiana. Pellicole come L’ambizioso (1975), Il prefetto di ferro (1977) e Corleone (1978) riguardano i contatti tra mafia e politica; Viaggia, ragazza, viaggia, hai la musica nelle vene (1973) e Atto di dolore (1990) hanno come tema principale la droga; Gli invisibili (1988) il terrorismo; L’avvocato De Gregorio (2003) le cosiddette “morti bianche”; Razza selvaggia (1980) e Il colore dell’odio (1989) l’argomento dell’immigrazione.Squitieri era noto soprattutto per i suoi film storico-politici, tra questi sono da citare I guappi (1974), Claretta (1984) e Li chiamarono… briganti! (1999), film sul brigantaggio postunitario che narra la storia del suo maggior rappresentante Carmine Crocco.
“Difficile raccontare un grande amore-ha dichiarato in una intervista Ottavia Fusco- difficile raccontare una grande personalità come quella di mio marito Pasquale Squitieri: il regista e l’uomo, un personaggio scomodo, come chi fa della libertà la propria bandiera. Odiato o amato, senza mezze misure. Il mio desiderio, con questo libro, è di mantenere vivo il suo ricordo ma anche di svelare gli aspetti più sorprendenti della sua personalità attraverso il racconto della nostra vita insieme, del nostro Piezzo ‘e vita, appunto. Ispirandomi al Nomen Omen di antica romana memoria – secondo cui il destino di un essere umano fosse racchiuso nel suo stesso nome – racconterò Pasquale e il nostro amore lettera per lettera: ogni lettera, cioè, del suo nome e cognome darà vita al racconto e al ricordo, per analogie e libere associazioni, componendone il ritratto. Un amico mi ha suggerito una definizione per Pasquale, adesso che non c’è più: Il diversamente vivo. È davvero così per me: Pasquale è vivo in modo diverso ma fortemente vivo. Ed è quanto vorrò trasmettere ai lettori: una presenza vivida, forte, adorabile e provocatoria.”
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