Proroga dei contratti ferma al palo sia al Ruggi che all’Asl. Pressing della Uil Fpl: “Avviare subito le procedure di stabilizzazione”
La Uil Fpl provinciale è molto preoccupata dall’inerzia procedurale che sta caratterizzando l’azienda ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno e l’Asl Salerno, ancora ferme sia per le proroghe dei contratti in scadenza il 30 giugno prossimo, riguardanti gli operatori socio sanitari, il personale infermieristico e i diversi profili sanitari satellitari, sia per l’attivazione dei percorsi di stabilizzazione previsti dall’ultima finanziaria per i professionisti abbiano maturato i requisiti. Si tratta del personale con ruolo sanitario e gli operatori socio sanitari che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali, e che abbiano maturato al 30 giugno prossimo alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno 6 mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.
“L’Asl Napoli ha già attivato le procedure di stabilizzazione, tutto, invece, è ancora cristallizzato al Ruggi”, ha detto il segretario generale della Uil Fpl Salerno, Donato Salvato. “Vogliamo un futuro per questi professionisti della sanità, tanto osannati e tanto apprezzati per il loro supporto durante la fase critica emergenziale pandemica e altrettanto tanto dimenticati, in quanto ancora privi di stabilità e prospettiva lavorativa. Non possiamo accettare una sanità che nei periodi di maggiore crisi si regge sul lavoro di migliaia di precari e poi se ne disfa a emergenza finita. Non possiamo pensare ad un futuro di crescita e di rilancio economico-sociale senza patrimonio umano. Siamo pronti alla mobilitazione per sostenere la proroga dei contratti in scadenza e la stabilizzazione dei precari, siamo convinti che la sanità vada ripensata, ristrutturata, qualificata e migliorata, partendo dall’incremento del personale, quale garanzia di efficienza ed efficacia nell’erogazione dei servizi”.
Per la Uil Fpl Salerno, pensare, in assenza di proroga e di stabilizzazione, ad un regresso numerico dei diversi profili sanitari al Ruggi e all’Asl Salerno significa avere un regresso dei servizi. “Vuol dire oberare con turni massacranti il solo personale a tempo indeterminato, significa non aver chiaro l’obiettivo strategico di vitalità e rafforzamento aziendale”, ha continuato Salvato. “La Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, ha sostenuto, nella sua relazione illustrativa, il superamento del precariato nelle aziende sanitarie per i professionisti della fase dell’emergenza Covid. Condividiamo pienamente il pensiero della Fiaso quando parla del Sistema sanitario nazionale come un sistema organizzativo complesso nel quale le risorse umane rappresentano la leva fondamentale per garantire sostenibilità e qualità dell’assistenza ai cittadini, con la dinamica del personale sanitario negli ultimi anni è stata caratterizzata principalmente dalle politiche di razionalizzazione della spesa sanitaria, che hanno comportato il divieto di effettuare nuove assunzioni a tempo indeterminato, determinando una sostanziale riduzione del personale sanitario in servizio, pur con la contestuale creazione di una ampia pletora di precari. Contro questa indiscriminata e ingiustificata pletora di precari, la Uil Fpl provinciale ribadisce il dovere degli organismi competenti del Ruggi e dell’Asl Salerno di attivarsi per prolungare immediatamente i contratti in scadenza e per attivare, parimenti e contestualmente, i processi di stabilizzazione previsti dalla norma”.