S. VINCENZO FERRERI E ALTRI SANTI, NELLE CELEBRAZIONI TRA SAN SEVERINO, FRAZIONI, FISCIANO

S. VINCENZO FERRERI E ALTRI SANTI, NELLE CELEBRAZIONI TRA SAN SEVERINO, FRAZIONI, FISCIANO

Tutto pronto, a Mercato San Severino, per i consueti e accorsati (popolarmente) festeggiamenti in onore di S. Vincenzo Ferreri. Domenicano spagnolo, considerato “l’angelo dell’Apocalisse” – per la sua predicazione tonante e roboante. Di questo

taumaturgo, da non confondere con l’altro S. Vincenzo (pur egli spagnolo) – ricorrente a gennaio, patrono della frazione S. Vincenzo e della chiesetta omonima (nonché dei vignaioli) – esiste una statua nella chiesa di S. Giovanni in Parco. Visse tra il 1350 e il 1419, proprio nel periodo dello scisma ecclesiastico – che vide la cosiddetta “cattività avignonese”, con la presenza di due papi: a Roma e, appunto, nella località francese di Avignone. Qui venne eletto, al soglio pontificio del ministero petrino, Clemente VII. A Roma, invece, i cardinali “preferirono” Urbano VI. Al secolo: Bartolomeo Prignano. Probabilmente nato in Acquarola, frazione di San Severino. I possedimenti della sua famiglia giungevano in località Prignano. Etimo scaturente – forse – da “Plinianus”. Anche se il padre, Nicolò, era un mercante. Nel periodo dello scisma d’Occidente, e/o della cattività avignonese, visse anche S. Caterina da Siena (1347-1380). Dottore della Chiesa. Anche se proprio la Chiesa, in quel tempo, mostrava di “apprezzare” (diciamo così) maggiormente il potere temporale – piuttosto che quello spirituale. Ma questo è valso, anche, per altri periodi di tempo – nella lunghissima vita del magistero ecclesiastico. Torniamo a noi. S. Vincenzo appare sul calendario ad aprile, ma, da moltissimi anni, le principali celebrazioni a lui rivolte e dedicate si svolgono ad agosto. Orsù, quindi, e bando alle ciance. Anche per il

2023, l’ottimo comitato festa – grazie anche alle cospicue offerte di tanti fedeli – ha approntato un interessante cartellone di eventi. Sia religiosi che laici. Il cui culmine/momento clou si vivrà lunedì 7 agosto prossimo, alle 21.30, in piazza Ettore Imperio. Con il concerto dell’artista partenopeo Enzo Avitabile, che ha già “visitato” (diciamo così) Mercato San Severino – anni fa. Il celebre interprete della tradizione popolare meridionale sarà affiancato – sul palco – dai Bottari di Portico & Black tarantella. Dal punto di vista puramente religioso, invece, il massimo delle manifestazioni è previsto domenica 6 agosto – con la Messa solenne delle 11, oltre ad altre Messe sempre in giornata. Tale celebrazione eucaristica (alle 11, ricordiamo) sarà presieduta da don Michele Pecoraro. Inoltre, sempre domenica 6, un altro grandissimo appuntamento (graditissimo, anche) è la processione delle 19.30. Un momento molto atteso, per la cittadinanza e/o la collettività. Che si riversa in massa tra le bancarelle, allestite per tale ghiotta occasione. Il corteo – ad iniziare da piazza Ettore Imperio – si snoderà per le principali vie di San Severino; al termine, sempre in piazza Imperio, vi sarà la preghiera conclusiva e verrà impartita la benedizione ai fedeli che avranno avuto la pazienza di percorrere (del tutto o in parte) le strade della cittadina. Per omaggiare S. Vincenzo. Alla fine della processione, pare, si vivrà anche l’ostensione e/o benedizione della reliquia del santo. Ricordiamo, qui, almeno alcuni appuntamenti in programma dai principi al 7 di agosto. Invitiamo, però, a prendere visione delle occasioni nell’apposito manifesto, stilato a cura del comitato festa; del parroco don Peppino e approvato dal vicario foraneo don Marco Carpentieri. Dopo il triduo in preparazione alla festa, che si terrà dal 3 al 5 agosto alle 19 (con esposizione della reliquia del santo – posta accanto alla statua), negli stessi giorni ci saranno delle concelebrazioni (sempre alle 19). Giovedì 3 agosto la Messa verrà officiata da don Raffaele De Cristofaro; il 4, sarà la volta di don Michele Pecoraro; il 5 toccherà a don Peppino Iannone – il parroco. Al termine, si potrà baciare la reliquia stessa. Il 6 agosto, oltre alla già citata celebrazione delle 11, ci saranno anche le Messe delle 8 e delle 9.30. Ricco anche il programma civile: il 5,6,7 agosto ecco la “fiera delle bancarelle”, in piazza Imperio – ma anche in via Roma, in piazza Cesare Battisti e in via Rimembranza. Sabato 5 agosto (alle 20.30) si terrà un contest dedicato ai “giovani talenti”, in piazza. I primi tre classificati verranno premiati. I vincitori del contest musicale si esibiranno – altresì – lunedì 7 agosto, prima dell’evento di Avitabile. Inoltre, vi sarà la presenza – in tutte queste serate (e anche di mattina, in alcune date) – della banda “Città di Bracigliano”, che delizierà con appositi concerti. Non mancheranno i classici fuochi pirotecnici, alle 21.15 del 6 agosto. Lo spettacolo piromusicale è a cura di “Rainbow pirotecnica” – Francesco Picarone. Le luminarie sono state fornite dalla ditta di Giovanni Montefusco. S. Vincenzo è anche patrono della città di Fisciano; anche qui è stato allestito un nutrito programma di iniziative e manifestazioni – in atto dal 3 al 6 agosto. E, anche per tali appuntamenti, invitiamo a consultare il manifesto. Ci limitiamo a ricordare – per le iniziative tipicamente religiose – lo scampanio delle campane (appunto) della chiesa di S. Pietro apostolo, alle 7 del mattino – domenica 6 agosto. Poi, alle 7.30; alle 9; alle 10.30 ben tre Messe – con vari concelebranti. Alle 19.45, la processione. Con i venerati simulacri di S. Vincenzo; S. Bernardino da Siena; S. Antonio di Padova. A San Severino, invece, “usciranno” anche S. Domenico e la Madonna del Rosario – tra i protettori, con S. Rocco, della città e anche dell’antico Stato (fino al 1800) di Sanseverino. In particolare per quanto riguarda S. Rocco, dobbiamo rilevare che lo Stato di Sanseverino giungeva – un tempo – fino a Castel San Giorgio; a Siano e a Fisciano. Per questi motivi, il taumaturgo celebrato il 16 agosto – pellegrino a S. Giacomo di Compostela (pertanto “iacopeo”) e morto di peste; nobile di Montpellier, ricordato per essere effigiato in compagnia del cane – che gli reca un pezzo di pane, dalla tavola del padrone Gottardo – è festeggiato in tutte tali zone. A Siano, per S. Rocco, si assaggiano la tipica braciola di capra e la “percoca” (varietà di pesca gialla) nel vino (rigorosamente rosso). Per quanto attiene al programma “laico”, citiamo il concerto bandistico della “Città di Fisciano” – sabato 5, nel giro mattutino delle 8.30, e domenica 6 dalle 8.30 a seguire. Con un vasto repertorio di musica classica; lirica; sinfonica. Anche a Fisciano, un grande spettacolo di fuochi d’artificio: alle 23.45 del 6 agosto. Tutto a cura del cavalier Luigi Di Matteo; S. Antimo (Napoli). Questo è quanto, per Fisciano. Tornando indietro, invece, per San Severino, occorre ricordare che – in questo periodo – vi sono altre ricorrenze religiose: ad esempio i festeggiamenti per S. Stefano protomartire, in Corticelle (tra le ventidue frazioni da cui la città è costituita) e le celebrazioni per S. Alfonso Maria de’ Liguori e S. Gerardo – già in parte concluse – nella località di Ciorani. Si tratta di importanti, prestigiosi santi delle nostre zone: S. Alfonso ha fondato l’ordine dei Redentoristi – in Ciorani stessa. Vogliamo solo, tra tali occasioni, ricordare (almeno) i festeggiamenti per S. Gaetano da Thiene e S. Lorenzo martire. Entrambi invocati nella frazione di Piazza del Galdo. S. Gaetano ricorre il 7 agosto. Il nome deriva da Caietanus, abitante di Gaeta. Caieta era la nutrice di Enea, leggendario personaggio – “cantato” dal poeta latino Virgilio, per “spiegare” le origini dell’Urbe Roma. Fu il santo che diede il là alla tradizione del presepe napoletano, in Campania ed altrove. S. Lorenzo ricorre il 10 agosto. Morì, secondo il suo martirologio, sulla graticola. Si ricorda la poesia del letterato Giovanni Pascoli, intitolata proprio “X agosto” (come un’iscrizione epigrafica, in memoria della morte del padre del poeta). Tralasciando altre manifestazioni – sia ecclesiastiche che laiche – ricordiamo solo la trascorsa testimonianza della professoressa Silvana Robustelli e dell’alfiere della Repubblica Nello Capuano, in merito alla sensibilizzazione nei confronti della gravissima, invalidante, malattia Fshd. Acronimo inglese per Distrofia facio-scapolo-omerale. I due coraggiosi “referenti” e/o… “portavoce” per tale anomalia genetica – progressiva e degenerativa – hanno offerto un po’ del proprio tempo, per dare un contributo di sensibilizzazione affinché la malattia venga maggiormente conosciuta. Questo lo scorso 31 luglio. Sabato 12 agosto prossimo, alle 21, nella piazza antistante la chiesa, vi sarà una serata canora – allietata dal gruppo folk e/o di musica popolare “Kalimma”.

ANNA MARIA NOIA

/ 5
Grazie per aver votato!
Visualizzazioni: 0