Segnali positivi dal Presidio Ospedaliero di CAVA

Segnali positivi dal Presidio Ospedaliero di CAVA
Dopo oltre quattro mesi dall’accorpamento dei reparti di Chirurgia e Ortopedia, finalmente dopo l’arrivo degli infermieri si è proceduto al loro scorporo, aumentando così i posti letto – dichiara Gaetano Biondino delegato della CISL FP dell’Ospedale di Cava dei Tirreni – e tutto ciò è un segnale di apertura della Direzione Generale nei confronti del nosocomio metelliano Santa Maria dell’Olmo a cui va il mio personale ringraziamento, ma non basta. Persistono alcune lacune di portata elevata: la mancanza di medici in Ortopedia, Chirurgia e Pronto Soccorso, anche se il discorso prevalente su tutti è quello della Rianimazione, in quanto un ospedale con reparti chirurgici non può essere monco di tale servizio, per cui si confida in un assetto riorganizzativo che preveda quanto prima la riapertura della Rianimazione e l’arrivo di anestesisti, per poter garantire le attività operatorie e i livelli minimi assistenziali. Oltre al Covid vi è la necessità di riaprire le attività di elezione, poiché la emergenza in atto dovuta alla pandemia che non si arresta, non può non avere gravi ripercussioni anche con tutte le altre patologie croniche e degenerative se non curate. Abbiamo l’obbligo – conclude Biondino – di ipotizzare un nuovo modello di assistenza sanitaria che deve tendere a valorizzare le attività territoriali e rivalutare la necessità di potenziare i presidi ospedalieri di comunità. Su tali aspetti bisogna riaprire il confronto, evitare duplicazioni e rendere funzionale ogni struttura sanitaria trascurata dalle politiche del risparmio, del ridimensionamento e della chiusura.
Gaetano Biondino
Delegato CISL FP Salerno

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