Capezzuto cominci a ricordarsi il ruolo del sindacato

Capezzuto cominci a ricordarsi il ruolo del sindacato

Spiace dover leggere delle farneticazioni del Segretario Generale della CGIL FP di Salerno poiché o è in possesso di notizie precise ovvero parla per parlare e cosa ancor più grave nei confronti di lavoratori licenziati – dichiara Pietro Antonacchio Capo Dipartimento della Sanità Pubblica e Privata per la CISL FP di Salerno – e sembra che stia ancora in campagna elettorale per il rinnovo della rappresentanza sindacale unitaria inconsapevole che sebbene l’ultima tornata sia stata incentrata sulla continua diffamazione a carico della CISL FP di Salerno, i lavoratori hanno creato un divario netto e profondo che dovrebbe contribuire a far meditare tutta la CGIL salernitana. Purtroppo ed infatti sembra che la sua organizzazione abbia glissato allorquando la CISL FP ha intimato di adire le vie legali, cosa che farà immediatamente alla ripresa delle trattive se non si rientra nella legittimità degli atti e dei rapporti di contrattazione integrativa, a seguito dell’affidamento di un incarico di bed manager ad un suo iscritto, figlio di un candidato presentatosi nelle liste della CGIL FP alla elezioni RSU, incarico affidato in barba a regolamenti, illegittimo ed illegale, in spregio alle più elementari regole della relazioni sindacali. Purtroppo non è nel nostro stile criminalizzare nessuno ma se il gioco della rappresentanza diventa scorretto e qualora si intenda screditare un sindacato confederale, sarebbe opportuno guardarsi al suo interno, anche per capire se si è all’altezza del ruolo che si riveste, in primo luogo poiché si è in attesa di riprendere le trattative che hanno quale inesorabile priorità l’attivazione delle procedure di stabilizzazione. Si spera che si coinvolga la stessa CGIL che ultimamente e diversamente da altre sigle sindacali, sembrerebbe essere stata a lungo assente sulla materia e solo all’ultimo momento stia cercando di posizionarsi su una richiesta di proroga ulteriore e vedremo con quanta solerzia giustizialista la stessa si prodigherà. Sulla faccenda specifica la posizione della CISL FP è chiara e spiace dover constatare dalle dichiarazione del segretario della CGIL che purtroppo è poco incline alla comprensione di una scelta che se fatta da tutte le organizzazioni sindacali e non solo dalla CISL avrebbe avuto un senso di rivendicazione sulla trasparenza e legittimità di atti prodotti, non essendo il sindacato un investigatore che aiuta le indagini ma un precursore dei diritti fondamentali di tutti i lavoratori e che quindi comprende anche ogni singolo individuo al di là dell’appartenenza. Nel tentativo di strumentalizzarla ipotizzando che i lavoratori non abbiano ancora capito che chi si trincera dietro moralità e giustizialismo da bar forse ha smussato le armi della rivendicazione a difesa dei diritti delle persone, aspetto tanto più banale quanto non corrispondente ad alcun recondito fine se non quello di entrare nelle grazie di qualcuno a sostegno dell’immobilismo elevato a sistema di gestione. In sintesi i fatti. Alcuni lavoratori partecipano, avendo sottoscritto un contratto a tempo determinato, ad una ricognizione per la verifica del possesso dei requisiti previsti dalla norma per la trasformazione del contratto a tempo indeterminato. L’azienda ritiene che gli stessi abbiano i requisiti e trasforma i contratti da tempo determinato a tempo indeterminato.  A seguito di ulteriore verifica ritiene non sussistere i presupposti a base della trasformazione e pertanto logica e legge, nel rendere nullo il nuovo contratto, avrebbe dovuto determinare il ripristino del precedente contratto sottoscritto a tempo determinato anche alla luce del fatto che tutti i lavoratori reclutati con gli avvisi di manifestazione di interesse hanno avuto i contratti prorogati e stanno tuttora lavorando per garantire i livelli essenziali di assistenza. Per Capezzuto va ristabilita la moralità e la trasparenza delle procedure. Allora richiedesse la trasformazione dei contratti a tempo determinato – conclude Antonacchio – poiché questa è la verità dei fatti. A volte è meglio tacere.

Il Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Privata CISL FP Salerno

Pietro Antonacchio

Firma autografa omessa ai sensi
dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

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