Chiusa l’assemblea nazionale Upi. Per ora nessuna riforma TUEL

Chiusa l’assemblea nazionale Upi. Per ora nessuna riforma TUEL

Si è chiusa a Ravenna l’Assemblea Nazionale delle Province italiane organizzata dall’UPI (Unione Province d’Italia) presso il Teatro Dante Alighieri. Partecipazione massiccia di tutte le Province d’Italia che hanno inviato le proprie delegazioni. La Provincia di Salerno era presente con il Presidente Michele Strianese che è anche il Presidente UPI Campania, con lui i Consiglieri Luca Cerretani, Gerardo Palladino, Pasquale Sorrentino, Giuseppe Ruberto, e il Direttore Generale UPI Campania Alfonso Ferraioli.

“È stato un momento fondamentale – dichiara il Presidente Michele Strianese – per fare il punto sulle visioni e sulle sfide per disegnare l’agenda politica delle comunità locali perché sono i territori, Province e Comuni, i veri protagonisti del cambiamento, e dovranno essere in grado di costruire un nuovo modello di sviluppo, fondato su una crescita economica solida, inclusiva e sostenibile.

In chiusura dei lavori ho partecipato al confronto con altri colleghi Presidenti di Provincia, in cui sono intervenute anche la ministra all’Interno Luciana Lamorgese e la viceministra dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli. Con il coordinamento del giornalista del Sole24ore Gianni Trovati, abbiamo parlato delle “Nuove Province: come stabilizzare istituzioni e bilanci.”

All’Assemblea Upi hanno partecipato, chi in presenza e chi in streaming, molti rappresentanti del Governo nonostante la tensione della crisi politica di queste ultime ore. Oltre alle già citate Lamorgese e Castelli hanno portato il loro contributo alla discussione i Ministri Giovannini, Gelmini, Carfagna, Bianchi, Brunetta e Bonetti.

Abbiamo parlato di Pnrr e soprattutto della riforma tanto attesa del TUEL. E qui purtroppo il rammarico di un’opportunità persa. Parliamo di una riforma che è pronta da mesi e che ad oggi non è riuscita ad approdare in Consiglio dei Ministri. E ora lo stallo del governo ovviamente non aiuta. Sono molti i presidenti di Provincia che hanno espresso lo sdegno e la delusione di un’aspettativa legittima rimasta disattesa. Lo stesso Michele de Pascale presidente Upi, ha parlato di “vergogna vera”. Il caos istituzionale in cui versano le Province è destinato a durare e purtroppo rimaniamo senza una giunta, con il mandato di Presidente che non coincide con quello del Consiglio, con poche risorse umane ed economiche. E invece con tantissime esigenze e urgenze concrete per strade e scuole che aspettano risposte e che intaccano la sicurezza delle nostre comunità.


La legge Delrio penalizzando le Province italiane mortifica prima di tutto i nostri cittadini, le nostre comunità. Oltre 5.100 edifici di scuole superiori e 120mila chilometri di strade con oltre 30mila ponti e gallerie, per anni non hanno ricevuto dallo Stato le risorse necessarie a garantirne prima di tutto la sicurezza. Questo è solo una delle assurdità. Per questo urge un cambiamento che ad oggi non si vede ancora all’orizzonte. I Presidenti di Provincia ed i Consigli provinciali in carica stanno facendo sacrifici enormi sia in termini di impegno che di responsabilità senza avere di contro la protezione giusta dal punto di vista istituzionale. Ci auguriamo che presto possa esserci definitivamente una sterzata nella direzione auspicata da tutti noi durante i lavori di questa assemblea”

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