Giovedi 28 Luglio ore 21presso il Museo Diocesano di Salerno 

Giovedi 28 Luglio ore 21presso il Museo Diocesano di Salerno   Rosaria De Cicco in “M’AMMA NON M’AMMA” , spettacolo teatrale  con l’adattamento e la  regia di Giuseppe Bucci nell’ambito della rassegna teatrale “Il Gioco serio del Teatro” con la direzione artistica di Antonello de Rosa .Due monologhi passionali “ La voce di Laura” ispirato a “Voce Umana” di J.Cocteau, l’altro , “Il fatto più bello”  scritto da Massimiliano Virgilio

uno dei più promettenti scrittori napoletani, anzi “il migliore scrittore napoletano in circolazione”, a detta del famoso critico letterario Goffredo Fofi.

Una società in cui la comunicazione ed il pregiudizio ,ma anche il giudizio è affidato a chi’ chi ha oggi il potere di decidere per chi?

Nel febbraio del 1930 Jean Cocteau presentò alla Comédie Française una pièce sconvolgente per la sua originalità. Si trattava di un monologo, o meglio un dialogo di cui era possibile ascoltare solo una parte, perché l’altra passava attraverso il ricevitore di un telefono.Per il suo autore “La Voce Umana” era un esercizio, una scommessa,poiché  rappresenta un’occasione inestimabile: quella di una comunicazione con la vita stessa. La geniale intuizione dell’autore è però ancora attualissima nell’epoca dei social. Cocteau infatti intravide già agli albori dell’epoca delle comunicazioni le potenzialità del mezzo telefonico Il telefono diventa un’arma nelle mani della protagonista.Nello spettacolo “M’AMMA NON M’AMMA, Rosaria De Cicco,viene lasciata dalla donna che ama e dalla quale è amata ,in quanto lesbica poiché la società in cui vivono,bigotta , non permette loro di avere dei figli e quindi il loro completamento d’amore non può del tutto realizzarsi  E la donna dall’altro capo del telefono sceglie una vita ed un figlio “normale”.Mentre nell’altro monologo una mamma accompagna sua figlia ad abortire  e qui la società “apre “ le porte a quello che è considerato ancora per molti un omicidio. Ma la mamma non cede e la società sembra non dare molto peso ad una mamma che fa abortire la figlia,mentre si erge a giudice supremo nel non affidare a due donne ,due mamme, la possibilità di essere ….MAMME .Ed allora chi è il giudice? chi decide  cosa? il pubblico ludibrio sui social è una gogna mediatica in cui tutti e soprattutto le donne sono quotidianamente oggetto e bersaglio .Rosaria de Cicco si cala nel ruolo di queste donne , con una passione ed una intensità che le sono riconosciute da anni nel panorama artistico nazionale. Donne che non hanno voce, ed a cui lei dà voce, che non hanno speranza, ed a cui  lei ridà la speranza, donne senza più passioni ed a cui  lei a tutte le Donne ,attraverso la sua mirabile interpretazione, ridà la Speranza,la Dignità di vivere i propri Amori e la propria Vita. Giuseppe Bucci riesce in maniera forte a “rivoltare” le nostre convinzioni, scava nelle nostre paure ,ci lascia credere nella più grande “finzione” di oggi ,essere Mamme ,ancora oggi è deciso da chi ,forse, non sa cosa vuol dire essere ..MAMMA .Gli elementi  di scena sono di Andrea Maresca ( Spiff creation) , per gli abiti di scena di Fabio Geda.

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