TRA LE ROVINE E IL PAESAGGIO DELL’ANTICA ELEA VELIA
LA PRIMA NAZIONALE DI SACRE DI BORDERLINE DANZA

GENIUS LOCI 2022 Con il progetto del MiC l’arte si plasma e interpreta il luogo che abita
TRA LE ROVINE E IL PAESAGGIO DELL’ANTICA ELEA VELIA
LA PRIMA NAZIONALE DI SACRE DI BORDERLINE DANZA
Otto professionisti di una delle compagnie più in vista nel panorama campano raccontano il rito della primavera
Sarà uno spettacolo concerto: la partitura di Stravinskij
eseguita dal vivo dai maestri Simonetta Tancredi e Lucio Grimaldi
Appuntamento nell’Area Archeologica martedì 19 alle 20.30



Velia (Salerno), 16 luglio 2022 Inclusione tra antico e contemporaneo e, in quest’ottica, miscelare l’arte coreutica con altri linguaggi per far risuonare gli spazi che la ospitano di un’energia viva, creativa e generativa. Questa l’anima di Genius Loci, il progetto speciale a cura del CDTM Circuito Campano Danza patrocinato dal MiC che propone un contesto in cui la coralità dell’esperienza artistica non solo emerge e si plasma interpretando il luogo “che abita” ma amplia le opportunità di accesso sia al pubblico che ai giovani artisti.
Martedì 19 alle 20.30 nell’Area Archeologica di Elea Velia, la prima nazionale di Borderline Danza: Sacre. Danza, musica, comunità e territorio si incontrano e si abbracciano per evocare il Genius Loci di questo luogo storico e suggestivo.


La Compagnia rilegge il celebre testo sonoro e coreografico del Rito della primavera, ne consulta l’essenza, conservandone la radicalità primordiale e investiga la traccia trasgressiva che quest’opera continua a trasmettere nella contemporaneità. In un tempo sospeso tra il post-rito e l’inevitabile ciclicità dell’evento, otto elementi si confrontano con le differenze di specie e sperimentano varie dinamiche di aggregazione e risoluzione: il rito si ripete danzando per la sopravvivenza.


«Lavorare sulla partitura di Stravinskij è un’esperienza contemporaneamente sfidante e sfibrante per tutte le parti in causa: tante ore di prova si susseguono tra scritture coreutiche e posizionamenti drammaturgici, smussamenti coreografici e traiettorie narrative, nel desiderio di lasciare il segno, con umiltà ed entusiasmo, con un’opera che, storicamente, ha rappresentato uno dei fiori all’occhiello di moltissime compagnie di rinomata fama», anticipa il direttore della Borderline, nonché ideatore di concept, regia e coreografia Claudio Malangone.
Sarà uno spettacolo concerto: la partitura di Stravinskij sarà eseguita dal vivo dai maestri pianisti Simonetta Tancredi e Lucio Grimaldi. Danzano: Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Antonio Formisano, Giada Ruoppo, Pietro Autiero, Alessandro Esposito, Alessia Muscariello, R. G. Maite Estibaliz.
Borderline Danza è una delle compagnie più in vista nel panorama campano. La ricerca coreografica parte dallo studio della mente umana e del suo processo neurobiologico. Le creazioni indagano gli equilibri instabili su cui si basa l’esistenza umana: luce e ombra, movimento e quiete, suono e silenzio, presenza e assenza. L’interessante campo di ricerca rispecchia la formazione del fondatore della Compagnia, Claudio Malangone. Danzatore, coreografo e psichiatra, Malangone fonda Borderline Danza nel 1998 dopo essersi formato con Susanne Linke, Carolyn Carlson, Birgit Cullberg, Nina Watt, Matilde Monnier, Doris Rudko, Alice Condodina, Simona Bucci, Andè Peck, Roberta Garrison, Adriana Borriello.

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