Salerno, domenica 29 ottobre ore 11,45 – Teatro Pasolini – Ingresso euro 10

SALERNO CLASSICA
L’ Associazione Gestione Musica
PRESENTA

Incontri tra Musica e Gusto
La Danza
Annalisa Pellegrini soprano
Stefano Palamidessi Chitarra
Degustazione vino a cura di
Famiglia Pagano 1968
Salerno, domenica 29 ottobre ore 11,45 – Teatro Pasolini – Ingresso euro 10 –
Info.www.salernoclassica.it – cell.:+39 3928435584 – salernoclassica@gmail.com Biglietti disponibili su postoriservato.it

Salerno Classica tra Musica e Vino
Matinée domenica 29 ottobre in Sala Pasolini alle ore 11,45, con il concerto del Duo composto dal soprano Annalisa Pellegrini e dal chitarrista Stefano Palamidessi con degustazione a cura di Famiglia Pagano 1968

Con le domeniche di ottobre e novembre è tornata Salerno Classica, promossa dall’Associazione Gestione Musica, guidata dal cellista Francesco D’Arcangelo, che la porta a spaziare tra i diversi generi musicali e prestigiosi ospiti, puntando a recuperare i valori della musica in un’ottica di dinamicità, innovazione, esperienza e dialogo, che ha portato la direzione ad ottenere il finanziamento dal Fondo unico per lo Spettacolo per un triennio. Francesco D’Arcangelo propone l’antichissimo binomio Musica e Vino Che la musica sia in grado d’influenzare il nostro stato d’animo è testimoniato da tanta letteratura, sin dal tempo degli antichi Greci, e la relazione che intercorre fra il vino ed essa ha attraversato i millenni.


Vino e musica hanno in comune il senso armonico delle proporzioni, così come la composizione e il produrre vino impone disciplina e modelli operativi ispirati ai concetti di sostenibilità e rigore etico, ancor prima che al ‘buono’ e al ‘bello’, nonché riflessione, perché evoca la nostra terra e l’appartenenza a essa. La degustazione sarà affidata alla Famiglia Pagano 1968. Da Boscoreale all’inizio del ‘900 alla grande cantina a Luogosano, in provincia di Avellino, luogo storico di nascita del Taurasi, ma con vigneti in ogni provincia campana, la Famiglia Pagano è grande produttrice di vino. La famiglia di oggi è diversa da quella che dette principio a tutto all’inizio del secolo scorso, ma il vino sarà sempre la pietra angolare della loro casa, quello che collega il Passato al Futuro. La musica afferra il presente, lo ripartisce e ci costruisce un ponte che conduce verso il tempo della vita. Colui che ascolta e colui che canta vi ci trova un amalgama perduto di passato, presente e futuro. Su questo ponte, finchè la musica persiste, si andrà avanti e indietro. La musica fa giusta coppia con il vino e su questo ponte tra i secoli ci condurranno domenica 29 ottobre alle ore 11,45, al Teatro Pasolini di Salerno, il soprano Annalisa Pellegrini e il chitarrista Stefano Palamidessi. Il concerto verrà inaugurato da due arie dal “Don Giovanni” di Wolfgang Amadeus Mozart in cui la Pellegrini darà voce a Zerlina la quale soccorre Masetto, che è stato picchiato da Don Giovanni. Masetto è tutto dolorante e con le ossa rotte, ma Zerlinetta gli propone un rimedio molto efficace: un certo balsamo che lei porta addosso, e che lo speziale non sa fare… Zerlina è molto seducente e Masetto non sta poi così male! L’aria è “Vedrai carino”. Eccoci nel giardino della villa di Don Giovanni, dietro il palazzo illuminato, con due padiglioni ai lati, in attesa che cominci la gran festa che farà da sfondo al finale del primo atto. Qui assistiamo al reincontro fra Zerlina e Masetto. Naturalmente il contadino è furioso con la sua promessa sposa, che aveva avuto l’ardire di abbandonarlo proprio il giorno delle nozze. Ma la ragazza, con estremo candore, riesce abilmente ad ammansirlo. Dapprima presentandosi come innocente vittima degli inganni di Don Giovanni (“Ma se colpa io non ho! Ma se da lui ingannata rimasi!”), poi rassicurando il suo sposo della propria integrità (“Non mi toccò la punta delle dita!”), e infine offrendosi di espiare ogni possibile colpa con la giusta punizione (“Sfogati, ammazzami, fa’ tutto di me quel che ti piace: ma poi, Masetto mio, ma poi fa’ pace”). Come può Masetto resistere a simili parole? L’aria di Zerlina lo invita a “batterla” (cioè a picchiarla), senza alcuna reazione da parte sua (“Starò qui come agnellina / le tue botte ad aspettar”). Ovviamente il giovane non ne ha il coraggio e la riconciliazione è subito servita. Zerlina sveste per la prima volta i panni dell’ingenua fanciulla e dimostra di saper giocare bene le carte della femminilità. Don Giovanni Docet! Seguiranno, quindi di Mauro Giuliani, invece, tre delle Sei cavatine op. 39, modelli di belcanto italiano, “Ah! Non dir che non t’adoro” “Alle mie tante lagrime” e “Già presso al termine”. Si passerà, quindi all’Op. 30 di Fernando Sor Fantasia su Temi Italiani, che prevede un’introduzione, un tema variato e una brillante tarantella, che rappresenta un vertice compositivo di assoluto valore. Oltre alle enormi possibilità interpretative che offre, questa pagina rappresenta un magnifico esempio di sperimentazione formale per uno strumento come la chitarra che – da certi punti di vista – mal si adatta alle forme principi del periodo classico, spesso concepite pensando al pianoforte e al quartetto. Quando si parla di danza, non si può non passare per Napoli ed ecco due canzoni attribuite a Gaetano Donizetti “La conocchia” con la donna in finestra intenta a filare nell’attesa che passi il suo uomo e potersi affacciare rompendo abilmente il filo e La serata verrà aperta dalla Canzona Marinara, composta da Gaetano Donizetti nel 1835, conosciuta ai più con il suo incipit “Me voglio fa’ na casa”, dedicata al celebre basso Luigi Lablache., che ci portano in pieno Ottocento, in cui la melodia partenopea si incrocia con la limpidezza formale del grande operista bergamasco. Gran finale con la Danza di Gioacchino Rossini, la famosa tarantella notturna che impazza in un infuocato blue-moon napoletano, su di una spiaggia, in riva al mare.

ANNALISA PELLEGRINI si diploma in Pianoforte nel 1996 e in Canto Lirico nel 2001 presso l’Ist. Mus. Par. “Giulia Briccialdi” di Terni. Consegue il Master Internazionale in Direzione di Coro di Musica Sacra con il massimo dei voti nel 2002, il Diploma Accademico di Secondo Livello in Canto Barocco nel 2005 sotto la guida del Contralto Gloria Banditelli e la Laurea in Musica Corale e Direzione di Coro presso il Conservatorio “Morlacchi” di Perugia. Contemporaneamente si specializza in Vocalità Infantile con il M° C. Boldy, docente al New College di Oxford, ed approfondisce gli studi di Canto Romano Antico, Lauda Medioevale, Polifonia Primitiva, Polifonia Fiamminga e Canto Fratto con i M°Bartolucci, Lovato, Bovi, Baroffio, Ziino e di Canto Gregoriano presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra. Ha studiato Canto con Emma Kirkby, Katia Ricciarelli e Luciana Serra; continuando il perfezionamento con il M° Robert Kettelson, presso l’Operà Bastille di Parigi e con il Maestro Elio Battaglia presso il Mozarteum di Salisburgo. Specializzata in Musica Antica e Musica Sacra, è stata tra le prime donne ad
esibirsi come solista per eventi ufficiali in Città del Vaticano, ha cantato per i Papi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Ha fondato e dirige i Cori della Civica Scuola delle Arti in produzioni in Italia e tournée all’estero, in Francia, Inghilterra, Austria, Repubblica Ceca e Corea del Sud. Tra i vari lavori ha diretto l’opera in forma scenica per giovani solisti, coro di voci bianche e pianoforte “Chip and his Dog” di Giancarlo Menotti, rappresentata in occasione dell’Anno Menottiano presso il Teatro Caio Melisso di Spoleto; a Roma la prima esecuzione nazionale de “Italique” opera per voce recitante, soli, coro di voci bianche ed ensmble a pizzico composta da Francois Laurent per la manifestazione “Les Jour de France a Rome”; a Parigi, presso l’Auditorium del Conservatoire Ravel, la prima esecuzione mondiale del “Tu es Petrus” serie di composizioni inedite del ‘700 Romano. Tiene masterclass di Canto e Direzione di Coro in Italia e all’estero. Oltre all’attività concertistica come solista e direttore di coro, è fortemente impegnata nella didattica e nell’organizzazione musicale. E’ Presidente e Direttore Artistico dell’Ass.Cult.Mus. Fabrica Harmonica.

STEFANO PALAMIDESSI Studia chitarra e composizione, diplomandosi presso il Conservatorio “S.Cecilia” di Roma con il massimo dei voti. E’ vincitore di oltre 20 competizioni chitarristiche internazionali e nazionali. A 20 anni intraprende l’attività concertistica, come solista, con orchestra ed in collaborazione con prestigiosi solisti, tenendo concerti e registrazioni per oltre 16 emittenti TV e radio in tutto il mondo. Come solista e componente di varie formazioni cameristiche ha registrato 15 CD’s per le etichette Nuova Era, Ribot Classic, EdiPan, Rivo Alto, Niccolò, Guitart Collection, Brilliant Classics, Bridge Records NY. Tiene corsi di perfezionamento in Italia e all’estero. E’ titolare della cattedra di chitarra nei corsi di Laurea di primo e secondo livello presso il Conservatorio di Musica di Frosinone ed è direttore della Civica Scuola delle Arti, Accademia in Roma.
Autore di “Metodogia dello studio ed esercizi tecnici per chitarra” (1999), nel gennaio 2000 ha inaugurato la collana didattica “Guitart” con una pubblicazione sugli studi di Fernando Sor (analisi, indicazioni di fraseggio, articolazione e diteggiatura). Dopo la prima registrazione mondiale dell’integrale delle Fantasie di Fernando Sor, edita in 3 cd’s dall’etichetta Olandese Brilliant Classics, per la stessa etichetta sta preparando l’integrale per chitarra di Eduardo Sainz de la Maza.

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